27 aprile 2009

CHIMICA IN CUCINA? CON MOLTA ATTENZIONE

ROMA - Chimica in cucina? Con attenzione e dichiarandola sempre. Ne sono convinti chef stellati come Antonello Colonna dell'Open di Roma, Fulvio Pierangelini del 'Gambero Rosso' di San Vincenzo (Livorno) e Gianfranco Vissani. Tutti e tre tornano oggi a commentare il primo posto di Ferran Adrià - teorico della gastronomia molecolare - e del suo ristorante El Bulli, nella recente classifica stilata dal S.Pellegrino World's 50 best restaurants 2009.



"Anche l'amore è chimica - dice Colonna - ma non tutti usano il viagra...". E subito dopo, riferendosi ai recenti servizi di Striscia la notizia che ha indagato sui prodotti chimici usati dallo chef spagnolo, aggiunge: "Secondo me bisogna aprirsi sempre alle evoluzioni, alla tecnologia, alla ricerca, mantenendo e preservando però l'identità e il carattere ognuno nelle proprie tradizioni della grande cucina italiana". "La mia preoccupazione - prosegue - è nel fatto che alcuni giovani chef seguendo certe nuove tendenze possano perdere la memoria dei sapori e la memoria dei valori.

La cucina è anche una disciplina sportiva e come tale deve essere giudicata dall' uomo che a volte può sbagliare causando informazioni poco esatte". "Non vorrei - conclude - che un giorno si arrivi, vista l'evoluzione, a decidere il primato con un fotofinish gastronomico. Se cosi fosse: w la tecnologia, w la chimica, w Ferran Adrià". Stesso parere da parte di Gianfranco Vissani, altro chef italiano pluristellato: "L'Italia ha un grande patrimonio di sapori e non vanno persi. Se dobbiamo invece prendere prodotti chimici o congelati per mandare avanti la nostra cucina, allora proprio non sono d'accordo". "Se è vero - spiega - che ogni cuoco ha il diritto di cucinare a modo suo, è altrettanto vero che a mio giudizio conta il sapore in prima battuta. Se porto in tavola il maialino, voglio sentire il maialino. E soprattutto - aggiunge ancora - che i prodotti che si propongono non facciano male.
La gastronomia italiana è un grande patrimonio da tutelare, e il made in Italy è vincente". Anche Fulvio Pierangelini usa gli stessi concetti: "il mio stile di cucina punta ad ottenere il massimo potenziale da ogni prodotto. Cerco di tirare fuori tutto quello che può. La cucina di Adrià, che conosco personalmente ma da cui non ho mai mangiato, usa altre tecniche e tenta di arrivare ad una soluzione con altre vie". "L'importante però - chiude Pierangelini - sono le conoscenze e l'onestà intellettuale. Quando ci sono queste, direi che va bene tutto"

15 aprile 2009

Ravioli ripieni al salmone con salsa di mandorle

INGREDIENTI per 4 persone
400 grammi di Pasta tipo Ravioli ripieni al Salmone
1 Limone (scorza grattugiata)
40 grammi di Mandorle Pelate
Prezzemolo Tritato
30 grammi di Burro
10 centilitri di Panna fresca
30 grammi di Parmigiano Grattugiato
Sale
Pepe

Tritate separatamente le mandorle pelate ed il prezzemolo.
In una padella, (meglio se antiaderente), fate fondere il burro e rosolare le mandorle, subito dopo unite il prezzemolo, la scorza grattugiata del limone, la panna, il sale, il pepe e mescolate con cura fino ad addensare la salsa.

Nel frattempo, scottate in acqua salata i ravioli, scolateli al dente e versateli in padella amalgamandoli al resto.

Spolverizzateli con il parmigiano grattugiato e serviteli subito caldi.

Vi do un consiglio per rendere più gustoso il vostro piatto:
decoratelo con qualche goccia di crema di aceto balsamico... esalterà il sapore del salmone vedrete!!!

12 aprile 2009

Pizza di Pasqua

La torta di Pasqua, tipicamente umbra, è un pane tradizionalmente preparato per la colazione del giorno di pasqua. Si mangia con il salame e l’uovo sodo. E chi l’ha detto che le tradizioni vanno sempre rispettate? Io la preparo anche se non è Pasqua. INGREDIENTI:
500 g di farina
5 uova
100 g di pecorino grattugiato
150 g di pecorino a pezzi
40 g di parmigiano grattugiato
100 g di acqua
50 g di strutto
50 g di olio
35 g di lievito di birra
pepe
sale


Sciogliere il ievito nell'acqua con il sale, un pò di pepe, l'olio, lo strutto e le uova. Aggiungere poi la farina e il pecorino grattugiato e il parmigiano e infine il pecorino a pezzetti.
Impastare molto bene e poi mettere l'impasto in una tortiera unta con dell'olio d'oliva.

Lasciatela lievitare per circa un'ora op oco più, deve diventare il doppio del volume!!!

Ora infornate a 180° per circa 60 minuti... e poi vedrete che bontà!!!

5 aprile 2009

Torta di carote e yogurt

Ciao amici, oggi giornata relax, non si lavora...
un giro per Roma per assaporare la primavera e poi un tè a casa con gli amici, ovviamente non si può offrire un tè senza un sano pezzo di torta e oggi ho deciso di fare una torta molto semplice con carote e yogurt...


Ingredienti:
250 gr. di carote
220 gr. di farina
100 gr. di zucchero di canna
1 vasetto di yogurt bianco magro
2 uova
1 limone grattugiato
1 bustina di lievito per dolci

Sbattere in una terrina i tuoli d'uovo e lo zucchero fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. Aggiungere poco alla volta la farina (tenendone da parte un paio di cucchiaini).
Tritare finemente le carote e aggiungerle insieme allo yogurt, alle chiare montate a neve, alla scorza grattugiata ed al succo di limone. In ultimo aggiungere la bustina di lievito e mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Ungere una tortiera con un cucchiaio d'olio di oliva e cospargerla con i 2 cucchiaini di farina tenuti da parte. Versare il composto nella tortiera e cuocere in forno a 200° per circa 40 minuti.

1 aprile 2009

Filetto di manzo al pepe verde

Un raffinato secondo piatto, semplice e veloce... volete stupire i vostri ospiti come al ristorante... ecco a voi la ricetta...

Ingredienti per 1 persona:
Filetto di manzo di 200 gr.
½ Bicchiere di panna
½ Bicchiere di Brandy
Pepe verde
Foglie di alloro
Olio extra vergine di oliva
Burro
Sale
Pepe
Mettete una padella antiaderente sul fuoco con 1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva e scaldate a fuoco medio. Aggiungete una foglia di alloro e il filetto. Fatelo dorare bene da entrambe i lati.
Levate l'olio in eccesso, aggiungete una noce di burro, un po' di sale, una manciata di pepe verde e fatelo insaporire per qualche secondo.
Togliete la padella dal fuoco, aggiungete il brandy, alzate la fiamma e sflambate facendo molta attenzione alla fiamma.
Fate insaporire per qualche secondo, versate la panna fresca e spegnete il fuoco. Mettete il filetto in un piatto, versateci sopra il condimento e servite.

I vini del Lazio a Vinitaly 2009

Roma - Eccellenza e un ottimo rapporto qualità-prezzo, i vini del Lazio tornano in mostra alla 43a edizione del Vinitaly. A Verona dal 2 al 6 aprile la fiera scaligera ospita nei 2.640 metri quadrati del padiglione "Palatium" il meglio della produzione enologica laziale. Sono 85 le aziende produttrici che in questa edizione rappresentano le cinque province: dalla campagna romana alla sabina, dal viterbese ai territori pontino e frusinate. Una presenza curata dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio e da ARSIAL, l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione dell'agricoltura.

Un Vinitaly di risposte alla crisi che sta attraversando il mercato del vino, è questo l'obiettivo della presenza del Lazio all'evento scaligero. Una crisi che verrà affrontata sia nei convegni che nelle degustazioni. Da una parte le risposte del sistema produttivo, dall'altra quelle della Regione; una sinergia che punta ad una qualità in costante crescita e ad una politica attenta alla commercializzazione e al rapporto qualità-prezzo. Per andare incontro alle esigenze dei consumatori che non vogliono rinunciare alla qualità di ciò che stappano.

Due piani interamente dedicati a dibattiti, incontri, scambi commerciali e degustazioni dei migliori vini del Lazio con prezzi che vanno dai 5 ai 10 euro. Oltre a vini la cui qualità è sempre più apprezzata nelle principali fiere nazionali ed internazionali, come dimostrano i numerosi premi conseguiti sia al Vinitaly, sia in altre importanti manifestazioni.
Ecco allora oltre 35 banchi d'assaggio; un percorso dove sarà possibile degustare le eccellenze della regione e scoprire il loro conveniente rapporto qualità prezzo. Rossi, dolci e bianchi, DOC e IGT; il loro assaggio sarà guidato dalla sapienza enologica di esperti, sommelier e giornalisti enogastronomici delle più importati Guide e associazioni italiane come ad esempio il Gambero Rosso, Slow Food, L'Espresso, La Repubblica, I Vini di Veronelli. E un apposito banco d'assaggio sarà dedicato alla Carta dei Vini in Rosa dell'Associazione Donne del Vino.
Il meglio del patrimonio enologico laziale associato ai prodotti tipici del territorio grazie anche alla sapienza culinaria del ristorante gestito dall'Enoteca Regionale presso la Cittadella del Gusto che ogni giorno proporrà ai visitatori un menu con 5 portate, ognuna dedicata ad una provincia diversa. Inoltre, all'interno del Padiglione "Palatium", un ampio spazio verrà riservato agli appuntamenti commerciali; un'area che, all'ora di pranzo, servirà anche da punto ristoro con oltre 60 coperti. Un luogo destinato agli incontri con i buyers italiani e stranieri affiancati da personale qualificato del settore.
Qualità che diventa infine poesia con la presentazione del libro di Filippo Bettini, "Per Bacco, Versi DiVini", un'antologia di poeti che lungo tremila anni di storia hanno cantato le virtù del nettare degli dei con versi indimenticabili: da Omero a Catullo, dalle quartine di Omar Khayyam al Canzoniere di Gialal Ad-Din Rumi, a Dante, Baudelaire, fino Trilussa e Alda Merini.