19 ottobre 2009

I bambini italiani sono i piu' grassi d'Europa


"Quello che non ammazza ingrassa". E' un vecchio detto popolare che oggi dovrebbe essere invertito in "quello che ingrassa ammazza". Primo Mastrantoni, segretario dell'Associazione per i Diritti degli utenti e Consumatori (Aduc) ha lanciato l'allarme sulla crescente obesità infantile nel nostro paese, in occasione della giornata mondiale dell'obesita' che si è celebrata il 10 ottobre scorso.

"La convinzione che i bambini grassi si concentrino nel Nord Europa, continua Mastrantoni, dove salsicce e patate imperano, e' del tutto sbagliata. I piu' grassi d'Europa stanno nel nostro Bel Paese, quello della dieta mediterranea, ben il 36% fino a 18 anni, con una prevalenza per il Sud. Le conseguenze del sovrappeso sono note: malattie cardiovascolari, diabete, ecc. Che dire? Che la responsabilita' primaria e' delle famiglie, cioe' dei genitori. Pensare di fare il bene dei propri figli ingozzandoli di cibo, spesso ad alto contenuto calorico. Trasferire questo compito alla scuola e' sbagliato. La scuola insegna, la famiglia educa. Una corretta "educazione" alimentare nasce nelle cucine delle nostre case, prima ancora che la scuola trasferisca le "informazioni" alimentari nelle aule. Se questo non e' chiaro ai genitori, conclude il segretario dell'Aduc, avremo una prossima generazione di malati da "grasso".

8 ottobre 2009

NEW YORK, NEW YORK



Partiamo dal presupposto che la vita in America o meglio negli States 


è totalmente diversa da quella Europea, e come tale anche la cucina!!!
Ebbene si cari amici, sono arrivato finalmente negli Stati Uniti e Italian Food Net è sbarcata a New York City!!!
Prima impressione: bocca spalancata per almeno 15 minuti a guardare il
cielo, cioè a provarci perché è piena di grattacieli! Ore 4,30 am uno spettacolo unico e favoloso, sulla sinistra costeggiamo la statua della libertà e di fronte a noi la baia di Manhattan. Luci, colori e tanta emozione! Arrivare a NY è bello, ma arrivare in nave e vedere a poco a poco la città avvicinarsi è una
sensazione indescrivibile!!! Mi affaccio dal ponte 10 della Costa Atlantica e la prima cosa che posso dire è: cazz.. Sono in America!
Vicino a noi sono attraccati una porta aerei e un sottomarino americano, sembra un film, poi scopro che è un museo!
Non vedo l'ora di scendere per mettere piede finalmente nella Big Apple! Scopro che siamo esattamente nel cuore di Manhattan...
Prima tappa: Time Square e Broadway... Beh senza parole, tutto ciò che volete trovare qui c'è! Teatri, cinema, negozi, ristoranti, fast food, take away, caffetterie insomma il centro del mondo!
Uscendo da Foot Locker, dove volevo comprare un paio di scarpe bellissime (ma era finito il mio numero), scopro un negozio zeppo di cioccolato, da fuori sembrava la fabbrica di cioccolato di Willy
Wonka! Nell'entrare un'aroma di cacao mi colpisce particolarmente e davanti a me milioni di cioccolatini di tutti i tipi e gusti! La cosa divertente e che li vendono al secchiello, basta prendere un
secchiello d'acciaio e metterlo sotto allo scivolo, girare la leva ed ecco che i cioccolatini iniziano a scivolare da sopra al secchiello!!!
Bello no?! Beh ovviamente non ho resistito! Ero tentato anche a comprare un paio di zucche di Halloween per fare "giochetto o scherzetto" ma tanto ci ritorno settimana prossima!!!
Insomma si parlava di cucina, i fast food regnano a Time Square, per trovare qualche ristorante più carino bisogna spostarsi verso il Village o verso il Chelsea ma questo ve lo racconto la prossima volta!
Continuo il mio giro a Time Square, fondo la mia macchina fotografica con mille scatti e compro qualche souvenir di Manhattan poi mi fermo in una pasticceria... Sete e voglia di dolci!!!
Scelta abbastanza scontata: brownies di una dimensione enorme e Apple juice ovvero succo di mela! Era una vita che non mangiavo un brownies così!
Mi avvicino a guardare le locandine dei musical, Mamma mia, Wicked, Chicago... Non mi sembra vero!!! Peccato che ho poco tempo, sempre tutto di fretta!!!
Mi rimane ancora qualche minuto per rubare ancora qualche scatto, la prossima volta andrò a Central Park e magari sull'Empire State Building!!!
Intanto con il mio brownies in mano, il mio apple juice e il sorriso stampato in faccia mi dirigo verso la nave pensando che settimana prossima avrò più tempo per stare a NY...
Vi terrò informati...
Prossima tappa Quebec City!!!
;-) Alessandro Salamone ;-)


5 ottobre 2009

Coldiretti, il costo delle confezioni supera quello dei prodotti alimentari


Nella spesa alimentare degli italiani il costo delle confezioni è la componente piu' rilevante e supera quello del prodotto agricolo contenuto. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata al Forum internazionale 'Economia dei Rifiuti' organizzato da Polieco,il Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti a base di polietilene.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - dell'effetto congiunto delle strategie di marketing che puntano molto sulle confezioni per favorire le vendite anche con la riduzione dei formati a favore dei single e delle famiglie sempre meno numerose e del crollo dei prezzi alla produzione agricola calati dal 53 per cento per le pesche al 30 per cento per grano e latte su livelli insostenibili per le aziende agricole.
Oltre la metà dello spazio della pattumiera nelle case è occupato da scatole, bottiglie, pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 per cento della spazzatura che si produce ogni anno in Italia.

Oggi - precisa Coldiretti - l'agroalimentare è il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio che oltre all'impatto ambientale ha una incidenza notevole sui prezzi, sia in quanto componente sempre piu' rilevante del costo del prodotto sia per il fatto che aumenta il peso da trasportare. Il risultato è che i barattoli etichettati costano piu' dei fagioli contenuti, le bottiglie piu' della passata, i brick piu' del succo di frutta ed le scatole piu' grano di cui sono fatti i biscotti. Nei fagioli in barattolo la confezione incide per il 26 per cento sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25 per cento, per il succo di frutta in brick al 20 per cento e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10 per cento.

Gli imballaggi, sempre secondo Coldiretti, pesano dunque sulle tasche e sull'ambiente, ma è possibile abbatterne la diffusione grazie a nuove tecnologie distributive che si stanno diffondendo nei supermercati e nelle piazze anche per sostenere le vendite dirette effettuate dagli agricoltori. Dai nuovi dispenser che consentono di acquistare pasta, riso, legumi e frutta secca sfusa ai distributori di latte crudo direttamente dalla stalla che sono presenti oramai a centinaia su tutto il territorio italiano. che si possono trovare sul sito www.campagnamica.it .
La diminuzione della produzione dei rifiuti - conclude la Coldiretti - è per circa la metà degli italiani (47 per cento) il principale obiettivo da seguire per affrontare il problema del loro smaltimento, secondo l' indagine realizzata da Swg per Polieco.