30 dicembre 2008

Tra Natale e Capodanno si sprecano 40mila tonnellate di cibo

Roma - Secondo un’indagine dell’Adoc, l’associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori, quest’anno gli italiani butteranno nel cassonetto, in media, il 27% della spesa alimentare tra Natale e Capodanno.

“Solo a Natale - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc - andrà sprecato, in media, il 33% della spesa alimentare, una percentuale ancora troppo alta. Considerando che, in media, il costo di un cenone per una famiglia di 8 persone si attesterà sui 155,90 euro, ben 52 euro finiranno nel cassonetto. Troppi. Mentre per il cenone di Capodanno, il cui costo è in media di 130 euro, lo spreco sarà di 25 euro a famiglia, circa il 19%. Nonostante la crisi economica stia tartassando l’economia delle famiglie, alcune cattive abitudini faticano ad essere abbandonate. Se ognuno pensasse che con i soldi sprecati per questi appuntamenti una famiglia potrebbe fare la spesa per circa 2 settimane, forse farebbe acquisti più ponderati e parsimoniosi. Solo durante le feste si sprecheranno 40.500 tonnellate di cibo, pari a più di un miliardo di euro. Uno schiaffo alla miseria.”

Secondo l’indagine dell’Associazione i prodotti a rischio spreco sono soprattutto dolci (22%) e la frutta (17%) - “Ma anche - continua Pileri - spumanti e i secondi piatti di carne o pesce rischiano di passare direttamente dalla cucina al cestino. Principalmente, la causa dello spreco è l’eccesso di acquisto da parte delle famiglie (nel 43% dei casi), seguono l’eccesso di acquisto in occasione di offerte speciali (29%) e l’acquisto di prodotti non necessari (17%). Spesso, poi, tra gli sprechi ci sono i regali alimentari ricevuti a Natale e non graditi. Un fattore che influenza lo spreco è anche il cambiamento di programma all’ultimo minuto degli invitati. A volte una persona in più o in meno cambia la quantità di spreco dell’intera spesa”.

Ifn News