"Quello che non ammazza ingrassa". E' un vecchio detto popolare che oggi dovrebbe essere invertito in "quello che ingrassa ammazza". Primo Mastrantoni, segretario dell'Associazione per i Diritti degli utenti e Consumatori (Aduc) ha lanciato l'allarme sulla crescente obesità infantile nel nostro paese, in occasione della giornata mondiale dell'obesita' che si è celebrata il 10 ottobre scorso.
"La convinzione che i bambini grassi si concentrino nel Nord Europa, continua Mastrantoni, dove salsicce e patate imperano, e' del tutto sbagliata. I piu' grassi d'Europa stanno nel nostro Bel Paese, quello della dieta mediterranea, ben il 36% fino a 18 anni, con una prevalenza per il Sud. Le conseguenze del sovrappeso sono note: malattie cardiovascolari, diabete, ecc. Che dire? Che la responsabilita' primaria e' delle famiglie, cioe' dei genitori. Pensare di fare il bene dei propri figli ingozzandoli di cibo, spesso ad alto contenuto calorico. Trasferire questo compito alla scuola e' sbagliato. La scuola insegna, la famiglia educa. Una corretta "educazione" alimentare nasce nelle cucine delle nostre case, prima ancora che la scuola trasferisca le "informazioni" alimentari nelle aule. Se questo non e' chiaro ai genitori, conclude il segretario dell'Aduc, avremo una prossima generazione di malati da "grasso".
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