19 dicembre 2011

Manovra: batosta da 4 miliardi per il settore alimentare

Costa cara all'industria alimentare la manovra del governo, il 2% delle vendite e l'1% della produzione. Emerge dal bilancio di fine anno di Federalimentare, che stima in oltre 4 miliardi di euro l'impatto del decreto sui consumi di un settore in forte difficolta'. L'industria alimentare chiudera' il 2011 con un calo della produzione del 1,5%, il terzo peggiore dal dopoguerra. Anche il 2012 e' definito ''preoccupante'', in calo dell'1% senza contare ''il un grave fenomeno recessivo'' che sarebbe causato dall'aumento dell'Iva di due punti, previsto dal prossimo ottobre.Il risultato negativo di fine anno e' aggravato da un ottobre peggiore delle aspettative (-5,5%).

Risulta determinante, inoltre, il calo dei consumi (-2% nel 2011), solo in parte compensato dall'export a +10%. Vendiamo all'estero 23 miliardi di euro di prodotti, il 18% del fatturato. Guida le esportazioni la Lombardia, (4,5 miliardi di euro), seguita dall'Emilia Romagna e dal Piemonte (3,7 miliardi). In termini di incidenza sul fatturato, le regioni piu' brillanti all'estero sono il Trentino Alto Adige (37%), la Campania (32%) e il Piemonte (31%). La tendenza positiva dell'export e' attesa anche per il 2012, con proiezioni del +8% in valuta, cosi' come la contrazione dei consumi interni. Le vendite nazionali potrebbero perdere il 2% nel 2012 (come nel 2011) dopo i sei punti percentuali bruciati tra il 2007 e il 2010.

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