13 aprile 2012

Stock chiude la fabbrica di Trieste e delocalizza la produzione nella Repubblica Ceca

La Stock Spirits Group ha annunciato la chiusura della storica fabbrica di Trieste e il trasferimento da giugno della produzione nello stabilimento in Repubblica Ceca. Alla base della chiusura, ''un contesto commerciale che risente della contrazione dei consumi e la necessita' di restare competitivi, consolidando la produzione per ridurre i costi e aumentare l'efficienza. Lo stabilimento di Trieste rimane non sostenibile a livello economico rispetto agli altri siti produttivi'', recita una nota dell'azienda. La chiusura della fabbrica triestina coinvolge 30 persone, 28 delle quali dipendenti diretti, tra impiegati e operai, e due dirigenti, piu' altre ricadute nelle aziende dell'indotto per trasporti e logistica. L'ultima ristrutturazione, avviata nel 2008 con la proprieta', il Fondo statunitense Oaktree, ha portato i dipendenti da 59 agli attuali 28, che hanno dato - secondo i sindacati - conseguenze positive in termini di produttivita' e competitivita'. Allo stesso tempo tuttavia sono stati trasferiti a Milano la dirigenza e l'amministrazione. Fino all'attuale decisione di chiudere anche l'ultimo presidio di una tradizione nata nel 1884. ''Colpisce negativamente - affermano i lavoratori - la superficialita' con la quale un marchio storico quale la Stock, cosi' legato all'immagine di Trieste, sia definitivamente cancellato dalla storia della città''.

"La delocalizzazione industriale - sottolinea la Coldiretti - è solo l'ultima fase di un processo che inizia con l'importazione delle materie prime dall'estero da utilizzare al posto di quelle nazionali nella preparazione di cibi e bevande, continua con l'acquisizione diretta di marchi storici da parte degli stranieri e finisce con la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all'estero.

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