La crisi non intacca l'appeal del biologico, che non solo guadagna ancora spazio nel carrello della spesa degli italiani, ma esce dalle mura domestiche conquistando nuovi spazi "pubblici": nelle scuole, nelle mense, nei ristoranti. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione del "Sana", il 24° Salone internazionale del biologico e del naturale che si terrà a Bologna da sabato 8 settembre.
A dispetto del calo costante dei consumi alimentari convenzionali, il segmento "bio" continua a correre, mettendo a segno nel primo semestre 2012 un aumento del 6,1 per cento . Un risultato positivo -osserva la Cia- che conferma l'attrattiva del biologico, che aveva già chiuso il 2011 con un incremento pari al 9,2 per cento. Il "bio", dunque, esce definitivamente dai confini della moda di nicchia e diventa una vera e propria abitudine di spesa, come evidenzia la presenza massiccia dei prodotti biologici nelle catene della Gdo. D'altra parte, secondo i nostri ultimi dati -evidenzia la Cia- oggi il 75 per cento degli italiani dichiara di acquistare prodotti biologici almeno una volta al mese.
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