30 maggio 2012

Video tutorial: come pulire i carciofi




Prendete mezzo limone e strofinatelo sulle mani in modo che durante la pulizia del carciofo le dita non si macchino

La pulitura del carciofo varia a seconda della preparazione, se dovete preparare il carciofo in umido al vapore o ripieno seguite questa tecnica; Tagliate il gambo a una distanza di circa 3 dita dalla testa del carciofo quindi eliminate le foglie esterne che sono dure e non commestibili
Una volta eliminate le foglie sbucciate il gambo e rimuovere la parte dove erano attaccate le foglie rimosse. Questa operazione deve essere fatta velocemente perché il carciofo tende ad annerirsi a ossidarsi con rapidità quindi appena tagliato immergetelo immediatamente in una boule con acqua e succo di limone, usando mezzo limone strofinate con forza il carciofo e immergetelo fino alla cottura
Ora tagliate le punte delle foglie dal basso verso l'alto, in modo da farlo diventare come un bocciolo di rosa, mettetelo nell'acqua acidulata, strofinandolo bene con il limone quindi allargare delicatamente le foglie per arrivare al centro, rimuovete la peluria interna con un cucchiaino da caffè e immergetelo nuovamente nell'acqua

Se dovete utilizzare il carciofo per altre ricette, come una julienne di carciofi o qualsiasi preparazione dove va tagliato in pezzi, iniziate a pulirlo tagliando il gambo sempre a una distanza di 3 dita, eliminate le foglie esterne e pelate il gambo quindi mettetelo immediatamente nell'acqua acidulata e strofinatelo con il limone
Tagliate prima il carciofo a metà poi tagliate la parte superiore delle foglie con un taglio netto e rimuovete la peluria interna con il cucchiaino, mettetelo immediatamente nell'acqua acidulata strofinandolo bene con il limone.

Semplice no?


29 maggio 2012

Il gusto della solidarietà verso il Parmigiano "terremotato". Venduti 12 milioni di chili in pochi giorni

C'e' stata una vera gara di solidarietà alla prima vendita dei 12 milioni di chili del Parmigiano Reggiano recuperato dal crollo dei magazzini di stagionatura distrutti dal terremoto. Lo rende noto la Coldiretti che ha organizzato l'iniziativa per fare ripartire al piu' presto l'economia e il lavoro, con il prodotto motore e simbolo dei territori colpiti dal sisma, che contano danni di almeno 250 milioni di euro per il solo settore agroalimentare. Con crolli e lesioni degli edifici rurali (case, stalle, fienili e serre), danni ai macchinari e perdita degli animali sotto le macerie Il terremoto - sottolinea la Coldiretti - ha colpito duramente 13 magazzini di stagionatura del Parmigiano Reggiano DOP facendo rovinare a terra migliaia di forme da peso di 40 chili l'una a causa del crollo delle "scalere", le grandi scaffalature di stagionatura che sono collassate sotto le scosse.

Si stima che circa la metà delle forme di Parmigiano immagazzinate sia stata danneggiata e non possa quindi continuare la stagionatura. In particolare .- precisa la Coldiretti - è andato perso il 70 per cento del parmigiano che ha fino a tre mesi di stagionatura, il 50 per cento di quello fino a nove mesi e il 40 per cento del formaggio che ha fino a dodici mesi. Il terremoto è stato grave perché oltre a provocare il crollo dei monumenti ha provocato anche il crollo del patrimonio agricolo del territorio colpito dal sisma che agricoltori e consumatori sono ora impegnati a salvare in una lotta contro il tempo. Le forme irrecuperabili sono destinate alla produzione di formaggio fuso con perdite economiche enormi. Nei magazzini colpiti dal sisma si trovava circa il 10 per cento della produzione italiana di Parmigiano Reggiano che è - ricorda la Coldiretti - di circa 3,3 milioni di forme all'anno. A questi numeri vanno aggiunte le altro centomila forme di Grana Padano nei magazzini del mantovano, pari ll 2 per cento della produzione totale.

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22 maggio 2012

Video tutorial: Come pulire i fiori di zucca









I fiori di zucca sono di 2 tipi:
quelli maschili che hanno un peduncolo lungo e sottile
quelli femminili che sono più piccoli e crescono sulla punta dei frutti.
I più adatti e utilizzati in cucina sono quelli maschili.
Conservazione
I fiori maschili possono essere mantenuti freschi fino a un massimo di un paio di giorni immergendone il gambo nell'acqua.
I fiori femminili vanno messi in frigorifero senza staccarli dall'ortaggio, si consiglia di farlo solo appena prima di cucinarli.
Preparazione
Prendete il fiore di zucca ed eliminate le escrescenze spinose intorno al fiore usando un coltello, in questo modo eviterete che le piccole foglie vi pungano quando le mangiate
Ora recidete il gambo ricordando di lasciarne una piccola parte attaccata al fiore, saranno più pratici da maneggiare e più piacevoli nella presentazione del piatto
Incidete delicatamente il fiore di zucca su tutta la sua lunghezza facendo attenzione a non romperlo, apritelo ed eliminate il pistillo
il fiore di zucca è pronto per essere utilizzato in tutte le vostre ricette preferite.

Hai preparato la ricetta con i fiori di zucca? Raccontalo sulla nostra Fan Page 



Pane e latte a domicilio: ai nastri di partenza nella provincia di Frosinone la "filiera corta" della Cia

Pane e latte freschi a domicilio, ogni giorno, a prezzi più bassi di quelli commerciali e senza alcuna spesa per la consegna. E' l'iniziativa messa in campo dalla Cia di Frosinone con le Pro Loco del territorio, per trasformare in realtà l'idea di filiera corta, portando direttamente dal campo all'uscio di casa i prodotti base dell'alimentazione "fatti" dalle aziende locali. La prima fase del progetto partirà ufficialmente all'inizio di giugno e coinvolgerà inizialmente la città di Frosinone e i comuni della provincia. Ma l'obiettivo di lungo periodo è quello di allargare l'operazione a tutta la regione, soprattutto se la risposta dei consumatori sarà ampia e costante.

"Da tempo stiamo lavorando a questo progetto assieme ai dirigenti della Unpli, Unione nazionale delle pro Loco -spiega il presidente della Cia di Frosinone, Ettore Togneri-. E' questo il nostro modello di filiera corta: portare generi alimentari primari per la nostra alimentazione a casa di cittadini e famiglie che sceglieranno di aderire all'iniziativa. Ogni giorno al mattino, dal lunedì al sabato, i tanti volontari che saranno coinvolti dalle Pro Loco dei comuni in cui avvieremo la sperimentazione consegneranno a domicilio un litro di latte e una pagnotta di pane freschi, genuini perché prodotti qui da noi, dalle nostre aziende riconosciute e controllate. Inoltre, sottolinea Togneri, la nostra iniziativa risulterà particolarmente ‘eco-sostenibile', visto che soprattutto nei centri storici i fattorini si muoveranno rigorosamente in bicicletta".

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21 maggio 2012

La mozzarella di bufala campana DOP protagonista di "Pianeta Bufala", dal 26 maggio al 3 giugno a Eboli

Sarà una mandria di bufale ad aprire la nuova edizione di Pianeta Bufala, la kermesse
enogastronomica dedicata ai prodotti legati a questo straordinario animale e alla Piana del Sele che si svolgerà a Eboli (SA) dal 26 maggio al 3 giugno. Dunque protagonista la mozzarella di bufala campana e la ricotta di bufala DOP, ma anche la carne di bufalo, la filiera ortofrutticola ed i prodotti tipici di una vasta area della provincia salernitana.
L'inaugurazione del Bufala Village - di 10.000 mq. - prevista per il 26 maggio alle ore 18, in Piazza della Repubblica, si svolgerà alla presenza delle istituzioni locali, ai rappresentanti politici e sindacali che taglieranno il nastro assieme allo chef Gianfranco Vissani, grande appassionato della mozzarella di bufala. Ancora una volta, a simboleggiare l'intreccio imprescindibile che lega questo progetto al territorio, sarà tagliata una grande "treccia" di bufala che cresce di anno di anno assieme agli appuntamenti in programma.

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17 maggio 2012

A Napoli nascono "Sette pizze per sette Reali"

Sette pizze per Sette Reali. Nascono a Napoli nuovi gusti di questa pietanza, in omaggio ai reali europei e in concomitanza con il secondo "Campionato Mondiale del Pizzaiuolo-11° Trofeo Caputo", organizzato dall'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, dalla rivista Ristorazione Italiana Magazine, con la supervisione di Enrico Famà, e da Molino Caputo, in qualità di Golden Sponsor, e che si svolgerà a Nola, presso il Vulcano Buono, dal 21 al 23 maggio.

Se la pizza Margherita fu inventata da Gennaro Esposito nel 1889 in occasione della visita a Napoli della Regina Margherita di Savoia, oggi, grazie a Sergio Miccù e all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani, alcuni tra i più noti maestri partenopei, hanno deciso di realizzarne delle nuove dedicate ai reali di: Inghilterra, Danimarca, Principato di Monaco, Olanda, Svezia, Belgio e, sebbene senza regno, al pretendente al trono del Regno delle due Sicilie. Con l'augurio che le pizze diventino note e diffuse, se non quanto la margherita, almeno un bel po'.

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16 maggio 2012

La crisi modifica il modo di fare la spesa degli italiani. Da Coldiretti tutti i trucchi per spendere meno

Per effetto della crisi sei italiani su dieci hanno cambiato il modo di fare la spesa dove è possibile risparmiare fino al 50 per cento senza rinunciare alla qualità con alcuni semplici accorgimenti. E' quanto afferma la Coldiretti sulla base di una indagine Swg nel sottolineare che in Italia la tavola è una componente determinante della spesa familiare e con 467 euro al mese assorbe ben il 19 per cento delle risorse. Il decalogo salva tasche in tempo di crisi messo a punto dalla Coldiretti, che ha raccolto i "trucchi" piu' comuni tra la gente, prevede utili consigli alla portata di tutti: dalla pianificazione della spesa al recupero degli avanzi della tavola, dalle ricette low cost della nonna all'acquisto in gruppo, dalla scelta dei prodotti locali e di stagione al taglio delle intermediazioni fino alla coltivazione di un piccolo orto.
1) Pianificare la spesa
Pianificare la spesa individuando prima i prodotti che si intendono acquistare verificando poi attentamente prezzi e offerte nei diversi punti vendita. L'infedeltà al negozio o al supermarket premia nel momento di fare la spesa con il prezzo della stessa marca e confezione di spaghetti che arriva a triplicare da un negozio all'altro, quello di yogurt e birra del tutto identici che quasi raddoppiano, mentre la stessa confezione di latte cresce del 50 per cento, secondo uno studio pubblicato sul working paper del Gruppo 2013 promosso dalla Coldiretti.

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