13 luglio 2009

Arriva l'etichetta multimediale per il pollo biologico

Roma - Non più solo biologico ma anche altamente tecnologico. Si tratta del pollo dotato di etichetta multimediale in grado di inviare ai clienti dei supermercati che passano di fronte al dal banco delle carni, un messaggio con le caratteristiche del prodotto su cellulare, Iphone o Ipod, via bluetooth.

La nuova tecnologia è stata messa a punto dal Cra-Pcm, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e il Centro di ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico, nell'ambito dei fondi stanziati dal Ministero delle Politiche agricole per la zootecnia biologica.


Scopo del progetto, che sarà presentato ufficialmente al Sana, Salone internazionale del naturale di Bologna a settembre, e' valorizzare la qualita' del biologico su tutti i prodotti. ''E' l'applicazione pratica di un progetto tecnologico - ha detto Riccardo Deserti del Mipaaf - che valorizza tutta la filiera del bio, rendendola piu' competitiva sul mercato, informando il consumatore''. Le informazioni, comunicate al consumatore con immagini e sonoro, riguardano non solo la parte scientifica, ma anche la filiera produttiva, le condizioni di allevamento, le caratteristiche organolettiche e le analisi chimiche. L'etichetta e' anche ottica e quindi, se fotografata dal telefono, attiva direttamente il testo che puo' essere scaricato e consultato anche a casa.

Il progetta incassa il plauso della Coldiretti, secondo cui ''e' un contributo alla trasparenza dell'informazione che avvantaggia imprenditori agricoli e consumatori''. Piu' caute invece le associazioni dei consumatori. Secondo il presidente dell'Adusbef Elio Lannutti, ben venga il progetto a patto che oltre alle informazioni scientifiche di rito, vengano riportati anche i prezzi e la loro formazione. ''Non vorremmo che questa iniziativa, benvenuta come tutto cio' che va nella direzione della genuinita' dei prodotti italiani di qualita', - ha detto Lannutti - vada a vantaggio solo di alcuni consumatori e non di tutti''. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi avrebbe preferito che i fondi per questo progetto fossero stati spesi in controlli effettuati dai Nas nei campi, ''perche' alla fine il rischio e' sempre quello che occorrano i controllori delle etichette''.

Tay Calenda - italianfoodnet.com -

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