Sono circa 500 i mercati degli agricoltori presenti in tutte le regioni italiane con un aumento del 360 per cento rispetto allo scorso anno quando se ne contavano appena 106. E' questa la vera novità del Natale 2009 che emerge dal "Rapporto sugli acquisti dei prodotti alimentari direttamente dalle imprese agricole", realizzato da Coldiretti/Agri2000 e presentato in occasione delle festività di Natale quando si prevede un vero boom per la spesa di campagna e per il turismo enogastronomico con gli acquisti in fattorie, cantine e mercatini per cenoni e regali convenienti e originali.
Due italiani su tre (67 per cento) hanno acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2009 battendo nell'alimentare negozi ed ipermercati grazie ad un incremento dell' 11 per cento del valore delle vendite per un totale stimato in 3 miliardi di Euro. Ben il 41 per cento - sottolinea la Coldiretti - viene speso per l'acquisto di vino in cantina, il 21 per cento per l'ortofrutta, il 14 per cento per formaggi e latte, l'8 per cento per carni e salumi, il 5 per cento per l'olio di oliva e altrettanto per le piante ornamentali.
Si tratta - continua la Coldiretti - di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di acquisto dell'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (71 per cento) seguita dal risparmio (40 per cento) e dal gusto (26 per cento).
Nel 2009 sono saliti a 63.600 con un aumento boom del 64 per cento rispetto al 2001 e del 7 per cento rispetto al 2008, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell'Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti e Agri2000. Si tratta di ben il 7,4 per cento del totale delle aziende agricole italiane iscritte alle Camere di commercio, diffuse in tutte le Regioni con in testa la Toscana con undicimila aziende (18 per cento del totale) seguita da Lombardia (l'11 per cento), Veneto e Piemonte (i l 9 per cento), Abruzzo, Sicilia ed Emilia Romagna (tra l'8 e il 9 per cento del totale) e le altre regioni in cui l'incidenza non supera il 5 per cento.
Oltre due imprese agricole su tre (69 per cento) utilizzano per vendere locali adattati all'interno dell'azienda.
L'8 per cento partecipa ai farmers market, i mercati degli agricoltori, mentre il 18 per cento dispone di un vero negozio aziendale e ben il 31 per cento partecipa a mercati e fiere locali molto diffusi in occasione del Natale. Aumentano i casi di apertura dei negozi in città (4 per cento), mentre restano stabili le consegne a domicilio (6 per cento).
"La vendita diretta è una opportunità per il Paese con un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo" afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini" nel sottolineare che "è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell'inganno del falso made in Italy". Si tratta di un tassello importante del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana per che con coinvolgimento dei mercati di Campagna Amica, Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli.
Sul sito Campagna Amica e' disponibile una mappa delle imprese agricole che vendono direttamente i prodotti distinti per provincia, ma anche un elenco dei mercati dei produttori attivi nelle diverse città e le iniziative delle singole aziende per offrire cesti natalizi di qualità.
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