31 dicembre 2009

Gli italiani spenderanno 434,7 milioni di euro per il cenone di Capodanno


Seppure in contenuta flessione (-1,8%) rispetto al 2008 ma solo per effetto del contenimento dei prezzi, la spesa al ristorante per la notte di San Silvestro sara' di 434,7 milioni di euro. E' quanto emerge da un'indagine di Fipe-Federazione Italiana Pubblici Eservcizi (oltre 200.000 imprese tra bar, pizzerie, trattorie, ristoranti), secondo la quale oltre il 30% dei ristoratori ha ridotto i prezzi per intercettare un piu' ampio spettro dela domanda. "Dopo un anno ancora pesante per il settore, che ha registrato l'uscita mesta dal mercato di oltre 16.000 piccole imprese di bar o ristorante prive di qualsiasi sostegno pubblico, durante queste Festivita' di fine d'anno sobrie ma non di crisi - ha commentato il Presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani - gli operatori si fanno in quattro per consentire agli italiani di ritrovarsi con spensieratezza in compagnia di famigliari e amici nei tanti locali pubblici aperti per l'occasione, con la speranza che i timidi segnali di ripresa dell'economia si riflettano piu' direttamente sulle famiglie in modo da consildarli anche sull'economia reale". Il classico "cenone + veglione" costera' in media 81,10 euro, cioe' il 2,9% in meno rispetto al prezzo del 2008.

Saranno quasi 5,6 milioni le persone che sceglieranno il ristorante per consumare il cenone fino a notte inoltrata con una modesta ma incoraggiante crescita rispetto allo scorso anno (+ 1,1% sul 2008). Non a caso oltre il 90% ha gia' deciso dove trascorrera' il Capodanno, mentre per gli altri si profila una decisione last minute, ma che sembra comunque essere orientata alla scelta di un locale esterno, piuttosto che all'interno delle case. L'impegno dei ristoratori quest'anno sara' totale e non riguardera' soltanto il cenone in se'. Grande attenzione verra' posta a varie forme di intrattenimento ( in oltre il 70% dei locali vi sara' musica, spesso dal vivo): un modo per allietare la serata "piu' importante dell'anno", particolarmente gradito dalla clientela. Ma il core business restera' l'offerta gastronomica : un ristoratore su due intende rafforzare la proposta gastronomica con ricette piu' semplici o tradizionali (otto ristoranti su dieci serviranno spumante) che in casa non si e' piu' soliti cucinare, ma privilegiando sempre prodotti nazionali o del territorio anche tra quelli senza Dop o Igp, selezionati con cura e competenza dagli chef. Il servizio sara' preferibilemente "all inclusive" (formula che garantisce rispetto della qualita' delle pietanze e al tempo stesso dei tempi di servizio), ma non mancheranno locali, soprattutto i piu' prestigiosi, in cui sara' possibile ordinare "a la carte".
Complessivamente circa 400.000 addetti fra cucina e sala cercheranno di far passare agli italiani a S. Silvestro una serata "speciale" nei 64mila ristoranti aperti (87,6% del totale) con un incremento del 1,6% rispetto alle aperture dello scorso anno.



Fonte Agi

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