31 marzo 2010

Ricostruita la mappa del Dna del tartufo nero che aiuterà a tutelarlo

D'ora in poi sara' piu' facile tutelare il tartufo nero: e' stata completata la mappa del Dna di uno dei prodotti alimentari piu' celebri e costosi (con un prezzo oscillato negli ultimi due anni fra 2.500 e 900 euro al chilogrammo). Pubblicata su Nature, la mappa del tartufo nero Tuber melanosporum e' la prima di un fungo commestibile ed e' stata ottenuta in collaborazione da ricercatori italiani e francesi. Grazie ad essa sara' piu' semplice ricostruire la provenienza dei tartufi e contrastare le frodi.

La mappa e' stata ottenuta dal consorzio composto da 50 ricercatori francesi e italiani che si e' costituito nel 2007 a Torino. Il lavoro e' stato coordinato da Istituto francese per la ricerca in agronomia (Inra) di Nancy, gruppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) dell'universita' di Torino e universita' di Parma. Per l'Italia hanno collaborato inoltre il gruppo del Cnr dell'universita' di Perugia e le universita' di Torino, Bologna, L'Aquila, La Sapienza di Roma e Urbino. La ricerca si e' svolta nel centro di ricerca francese per i sequenziamenti genomici, Genoscope, con il coordinamento del direttore del laboratorio di Ecogenomica dell'Inra, Francis Martin.

La mappa del Dna permette di...

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