16 giugno 2010

Boom dei consumi di frutta per i mondiali di calcio, record per meloni e angurie

I mondiali di calcio sono appena iniziati e già si annuncia un record, quello dei consumi di frutta fresca che nelle prossime quattro settimane, fino alla conclusione del torneo del Sudafrica, dovrebbero crescere del 6 per cento, con punte del 10 per cento per meloni e angurie. Ma a fare da padrone saranno i prodotti di IV gamma (frutta pronta per l'uso e che il consumatore può trovare in comode vaschette, già lavata e tagliata) che dovrebbero segnare una crescita anche del 15 per cento rispetto ai consumi abituali. Quindi, davanti ai televisori gli italiani durante la programmazione delle oltre sessanta partite non sgranocchieranno soltanto snack dolci e salati o berranno unicamente bevande gassate. E' quanto evidenzia la Cia-Confederazione italiana agricoltori che ha condotto un'indagine a livello territoriale, interpellando produttori, distributori e semplici cittadini.

Indubbiamente, ad influire sull'impennata dei consumi di frutta fresca -avverte la Cia- sarà anche il caldo torrido, l'"effetto-mondiale", tuttavia, sarà determinante nella crescita di acquisti. Un aumento che s'inserisce in un quadro positivo nelle vendite domestiche di frutta che nel primo trimestre del 2010 hanno segnato un incremento in quantità del 4,4 per cento rispetto all'analogo periodo del 2009, anno in cui si è già avuta una crescita dei consumi, sempre in quantità, pari al 3,9 per cento.
Soprattutto frutta di IV gamma, meloni e angurie saranno, dunque, il piatto forte davanti ai televisori. La frutta sbucciata, lavata e pronta al consumo ha avuto, d'altra parte, in questi ultimi anni un deciso aumento nelle vendite. Sono prodotti minimamente trasformati e senza alcun tipo di additivo. Caratteristiche che conferiscono una forte connotazione di freschezza e una notevole comodità d'uso...

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