Il carcere di Volterra ha riaperto le porte al pubblico per la quinta edizione di "Cene galeotte", l'evento di solidarietà che vede i suoi detenuti impegnati nella preparazione di otto cene d'autore realizzate con cadenza mensile da novembre 2010 fino a giugno 2011. Un'iniziativa dall'alto valore sociale e dal forte impatto emotivo per quei partecipanti che avranno la possibilità di entrare nella storica Casa di reclusione di Volterra, ricavata in una struttura medicea. Una volta superate le porte del carcere, il pubblico sarà accolto con un piacevole aperitivo consumato all'interno del cortile, nello spazio sotto le antiche mura. La cappella, invece, sarà trasformata per l'occasione in una sala da pranzo con tanto di candele, dove i camerieri/detenuti accoglieranno e serviranno i clienti, accompagnati dai sommelier e dai vini a cura della Fisar di Volterra. Una cena dal ricco menu preparato interamente dai detenuti, affiancati da un rinomato chef, ogni volta differente, che metterà a disposizione tutta la propria esperienza.
Aiuteranno i carcerati alcuni chef titolati come...
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queste sono iniziative davvero meritevoli, non capisco il perché non vengano replicate i tutte le carceri, certo con il ministro dell'interno che ci ritroviamo è già tanto che fermi anche quelli che cercano davvero di riportare sulla retta via chi ha sbagliato.
RispondiEliminaHai ragione, sarebbe davvero bello se la cosa prendesse piede, sono certo che si mangia anche bene, peccato che io abiti a 200 chilometri da Volterra altrimenti ci andrei
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