Per imbandire le tavole delle feste 9 famiglie su 10 acquisteranno esclusivamente prodotti alimentari nazionali, con grande attenzione alla tipicità, alla tradizione e al legame con il territorio. Le produzioni nostrane vengono, infatti, considerate più sicure e di maggiore qualità rispetto a quelle che vengono dall'estero. E a crescere (più 15 per cento rispetto allo scorso anno, che già aveva registrato un andamento positivo) sarà la spesa in campagna. Circa 10 milioni di italiani connazionali si recheranno nelle aziende agricole che fanno vendita diretta e presso i mercatini allestiti in questi giorni di festa dagli agricoltori, soprattutto nelle zone rurali. E' quanto sottolinea un'indagine condotta dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Le famiglie italiane non faranno compere folli e voluttuarie per prodotti esteri (salmone, ostriche, caviale e frutta esotica con il contagocce). A vincere sarà il prodotto nazionale e la sua inimitabile tradizione. Sulle tavole troveremo carni, insaccati, formaggi, ortofrutta, vino e spumanti delle nostre terre che ancora una volta supereranno lo champagne.
Dunque, particolare attenzione ci sarà -segnala la Cia- per i tantissimi prodotti legati al territorio, che costituiscono un grande patrimonio per il nostro Paese. Non solo quelli a denominazione d'origine (Dop, Igp, Doc e Igt), ma anche quelli tradizionali che sono ormai più di 5 mila. C'è, infatti, sempre una ricerca, da parte degli italiani, di prodotti che sono frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori. Prodotti -annota la Cia- che possono essere acquistati anche nei tantissimi mercatini agricoli. Con la vendita diretta, i prezzi risultano decisamente più bassi rispetto ai centri commerciali e ai negozi delle città. Acquistando soprattutto nelle aziende si può risparmiare dal 20 al 30 per cento. E di questi tempi non è certo cosa di poco conto...
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