7 febbraio 2012

Bruciato dal gelo il 25 per cento dei raccolti

Dopo gli effetti disastrosi provocati dal blocco dei tir, ora sul comparto si è abbattuta come un macigno anche l'ondata di freddo polare, che in meno di una settimana è costata all'intera filiera oltre 100 milioni di euro. E mentre l'allerta meteo resta alta in molte zone del Paese, il settore primario fa la prima conta dei danni con risultati devastanti.
Le stime della Cia-Confederazione italiana agricoltori parlano chiaro: quasi 50 mila imprese agricole "paralizzate" e il 25 per cento dei raccolti in campo aperto andati distrutti, con distese intere di cavolfiori, radicchio, carciofi, indivia e cicoria "bruciati" dal ghiaccio. E poi bloccati sulle strade e nelle aziende 100 mila tonnellate di ortofrutta, 200 mila litri di latte, 1 milione di uova e quasi 2 mila tonnellate tra carni bovine, suine e avicole. E ancora: danneggiati o distrutti il 5 per cento tra alberi da frutta, olivi e viti e ben il 10 per cento delle strutture aziendali, fra serre, stalle, magazzini, cascine e ripostigli. Che hanno ceduto sotto il peso della neve.

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