La crisi riduce gli sprechi sulle tavole delle feste e inverte la tendenza "sciupona" degli italiani. Quest'anno, complici il calo di potere d'acquisto e reddito disponibile da un lato e l'aumento degli oneri fiscali dall'altro, due famiglie su tre hanno cambiato le proprie abitudini in cucina, comprando con più oculatezza, ma soprattutto "riciclando" gli avanzi evitando la pattumiera. Un trend che coinvolgerà anche Natale e Capodanno. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, spiegando che si tratta di un fenomeno positivo in un Paese come il nostro dove ogni anno finiscono nel bidone della spazzatura dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di cibo, pari a poco meno di 40 miliardi di euro, vale a dire il 2,4 per cento del Pil.
Di fatto -ricorda la Cia- gli sprechi maggiori si concentrano proprio durante le feste, Natale e Pasqua in testa, quando si arriva a buttare fino a un terzo del cibo acquistato, in particolare latticini, uova e carne (43 per cento), seguiti da pane (22 per cento), ortofrutta (19 per cento), pasta (4 per cento) e dolci (3 per cento). Solo l'anno scorso, tra il 24 dicembre e l'Epifania, sono finite nei cassonetti 440 mila tonnellate di cibo, per un valore complessivo di quasi 1,4 miliardi di euro, più di 50 euro a famiglia.
Ma quest'anno la situazione sarà ben diversa...
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20 dicembre 2012
19 dicembre 2012
Italia leader mondiale nei prodotti Dop e Igp
Al primo posto il Parmigiano Reggiano Dop seguito da Grana Padano Dop e Aceto Balsamico di Modena Igp
I prodotti alimentari Dop e Igp sfiorano i 12 miliardi di fatturato al consumo, in crescita del 5,3% con un volume di quasi 1,3 milioni di tonnellate. L'Italia mantiene quindi la leadership mondiale del comparto con 248 prodotti iscritti nel registro Ue, su un totale di 1.137, di cui 154 Dop, 92 Igp e 2 Stg. Questi i numeri che emergono dal decimo Rapporto Qualivita-Ismea 2012 che fotografa il sistema italiano delle produzioni agroalimentari di qualita' certificata che interessa 84 mila aziende. La classifica delle performance economiche vede al primo posto il Parmigiano Reggiano Dop, soprattutto per il fatturato al consumo che, con 2,29 miliardi, ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto all'anno precedente, mentre ottiene il secondo posto nelle graduatorie del fatturato alla produzione sul territorio nazionale, con 922 milioni (+19%) e da export, con 435 milioni (+12,4%).
Il Grana Padano Dop si colloca in seconda posizione. Nel 2011 ha visto una crescita dei fatturati alla produzione (+21%) e al consumo (+7%) pari a 1,49 miliardi; cala il fatturato da export (-2,3%) che pero' non inficia il sempre ottimo risultato (450 milioni).
L'Aceto Balsamico di Modena Igp, secondo a pari merito con...
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I prodotti alimentari Dop e Igp sfiorano i 12 miliardi di fatturato al consumo, in crescita del 5,3% con un volume di quasi 1,3 milioni di tonnellate. L'Italia mantiene quindi la leadership mondiale del comparto con 248 prodotti iscritti nel registro Ue, su un totale di 1.137, di cui 154 Dop, 92 Igp e 2 Stg. Questi i numeri che emergono dal decimo Rapporto Qualivita-Ismea 2012 che fotografa il sistema italiano delle produzioni agroalimentari di qualita' certificata che interessa 84 mila aziende. La classifica delle performance economiche vede al primo posto il Parmigiano Reggiano Dop, soprattutto per il fatturato al consumo che, con 2,29 miliardi, ha fatto registrare una crescita del 15% rispetto all'anno precedente, mentre ottiene il secondo posto nelle graduatorie del fatturato alla produzione sul territorio nazionale, con 922 milioni (+19%) e da export, con 435 milioni (+12,4%).
Il Grana Padano Dop si colloca in seconda posizione. Nel 2011 ha visto una crescita dei fatturati alla produzione (+21%) e al consumo (+7%) pari a 1,49 miliardi; cala il fatturato da export (-2,3%) che pero' non inficia il sempre ottimo risultato (450 milioni).
L'Aceto Balsamico di Modena Igp, secondo a pari merito con...
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