06-02-2009
Milano - Si è chiusa la quinta edizione di Identità Golose, il Congresso Italiano della Cucina d'Autore, che ha riunito al Convention Centre centinaia di chef di tutto il mondo, esperti e appassionati di cucina, trasformando la città di Milano nella capitale del gusto.Negli ultimi due giorni ho continuato a seguire gli interventi, le presentazioni, le dimostrazioni e ho visitato capillarmente tutti gli stand con i prodotti di qualità che facevano da contorno alla parte congressuale. E' stato un viaggio nella cultura del gusto, nelle sperimentazioni culinarie degli chef, nelle nuove proposte e nei prodotti di qualità.
Un evento internazionale che ha saputo valorizzare anche le tipicità italiane, un esempio su tutti è stato l'intervento del marchigiano Moreno Cedroni definito "il cantore degli anfratti più reconditi dell'Adriatico", chef e patron del ristorante la Madonnina del Pescatore di Senigallia, che, tra l'altro, ha cantato le lodi delle produzioni culinarie della sua regione: "Nelle Marche, ha detto Cedroni, si mangia bene dappertutto, perchè ci sono ricette tipiche buonissime". Per concretizzare questo concetto ha dato un esempio di come si possano trasformare questi gusti antichi senza danneggiarli, con una piatto strabiliante. La sua proposta è la seppia color del mare, che diventa azzurra grazie all'acqua di cottura del cavolo viola, accompagnata da un'insalata di riso con verdure alla griglia, un'insalata russa a quenelle gelificata e maionese xantana (prodotto di Ferran Adrià) con barbabietola e foglie di cavolo. Un abbinamento di colori e sapori davvero unico.
Dal pesce passo al riso e mi soffermo nello stand "gli Aironi", azienda che risiede nelle Grange Vercellesi, dove il tecnologo alimentare Michele Perinotti, della famiglia che ha creato questo prodotto d'eccellenza, mi spiega come l'azienda punti sulla qualità e sulla la varietà del proprio riso. Già che ci sono assaggio un risotto ai porri mantecato al taleggio con riduzione di liquirizia. Spettacolare.
Un evento internazionale che ha saputo valorizzare anche le tipicità italiane, un esempio su tutti è stato l'intervento del marchigiano Moreno Cedroni definito "il cantore degli anfratti più reconditi dell'Adriatico", chef e patron del ristorante la Madonnina del Pescatore di Senigallia, che, tra l'altro, ha cantato le lodi delle produzioni culinarie della sua regione: "Nelle Marche, ha detto Cedroni, si mangia bene dappertutto, perchè ci sono ricette tipiche buonissime". Per concretizzare questo concetto ha dato un esempio di come si possano trasformare questi gusti antichi senza danneggiarli, con una piatto strabiliante. La sua proposta è la seppia color del mare, che diventa azzurra grazie all'acqua di cottura del cavolo viola, accompagnata da un'insalata di riso con verdure alla griglia, un'insalata russa a quenelle gelificata e maionese xantana (prodotto di Ferran Adrià) con barbabietola e foglie di cavolo. Un abbinamento di colori e sapori davvero unico.
Dal pesce passo al riso e mi soffermo nello stand "gli Aironi", azienda che risiede nelle Grange Vercellesi, dove il tecnologo alimentare Michele Perinotti, della famiglia che ha creato questo prodotto d'eccellenza, mi spiega come l'azienda punti sulla qualità e sulla la varietà del proprio riso. Già che ci sono assaggio un risotto ai porri mantecato al taleggio con riduzione di liquirizia. Spettacolare.
Nello stand Moretti si svolge la presentazione del libro " In cucina con birra Moretti, perche no?", si sperimenta il riuscito abbinamento birra-ostriche e Viviana Varese presenta tre birre in quattro varianti diverse; la rossa con canditi all'arancio, la baffo d'oro con cannella, e la doppio malto con anice stellato e di nuovo la rossa con scorzette di limone.Nel corso della conferenza stampa tenuta da Antica Gelateria del Corso, presentano il libro "Il codice del gelato, storia, degustazione, abbinamenti" di Giuseppe Vaccarini, con la partecipazione di Gualtiero Marchesi, Igino Massari, Francesco Morace, ALMA e Fabrizia Fedele. Per la prima volta il gelato viene proposto in abbinamento a particolari vini italiani e francesi, a wisky al malto delle Highlands scozzesi e persino alla tisana di Melissa, ma l'abbinamento più innovativo è quello del gelato al tè affumicato servito con un Sagrantino di Montefalco passito Docg e un sigaro toscano (nella foto). Bacco, tabacco e gelato. Si chiude così la mia esperienza di inviato speciale a Identità Golose, una quinta edizione che ha riscosso un grande consenso. Lascio il Convention Centre ebbro di sensazioni che coinvolgono tutti i sensi, con la consapevolezza che dovrò aspettare un anno per riprovarle.
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