21 settembre 2011

Pioggia e maltempo provocano danni alle colture ma arrivano i funghi

L'arrivo del maltempo con la pioggia che interrompe bruscamente un lungo periodo di bel tempo provoca danni a macchia di leopardo nelle campagne ma accende gli entusiasmi degli appassionati raccoglitori di funghi dopo che la ridotta piovosita' e il caldo record di fine estate avevano fatto temere il peggio. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il mese di agosto si e' classificato al decimo posto tra i piu' caldi degli ultimi dieci anni e con il 73 per cento di precipitazioni in meno rispetto alla media si attesta all'ottavo posto tra i mesi piu asciutti dal 1800. Il cambiamento del clima che con temporali intensi hanno colpito le colture e la vendemmia in corso, gioca pero' a favore dei molti cercatori e buongustai che dedicano il proprio tempo libero nelle montagne e nei boschi italiani alla " caccia ", nel sottobosco o sulle tavole, dei gustosi miceli.

La nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco. L'attivita' di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge in autunno moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un'importante integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Si stima che - riferisce la Coldiretti - i quasi 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell'Italia possano offrire una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialita' note agli appassionati.

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