4 marzo 2011

Frappe e castagnole a prezzi d'oro, più 12% rispetto al 2010


Il Carnevale entra nella settimana clou e con l'aumento di feste, sfilate e cortei mascherati parte anche la corsa alle ultime specialità della tradizione carnascialesca: frappe, castagnole, frittelle e company. Ma quest'anno il consumo dei dolcetti "di stagione" rimane stabile rispetto al 2010, complice l'ennesimo incremento dei prezzi. Se nel 2010, sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori, un chilo di frappe costava in media tra i 15 e i 20 euro, quest'anno i costi lievitano ancora, attestandosi tra i 18 e i 25 euro al chilo, per arrivare a punte di 35 euro, con un incremento medio sull'anno del 12 per cento.

Molto meglio, quindi, il "fai da te". La spesa per le frappe fatte in case -osserva la Cia- si può aggirare intorno ai 5 euro sempre per un chilo. Sicuramente si risparmia, e anche di tanto. In ogni caso, casalinghe o di pasticceria, le frappe e le castagnole restano regine delle tavole; in tutto il periodo carnevalesco il consumo di specialità come queste è stimato intorno alle 22 mila tonnellate, esattamente come nel 2010, per una spesa totale che sfiora i 160 milioni di euro (contro i 140 milioni dello scorso anno).


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