29 novembre 2009

In Umbria primo disegno di legge per sgravi su menù tipici


"Sgravi fiscali per i ristoranti che propongono menu' a base di prodotti locali, incentivi per gli agricoltori che adottano sistemi di rintracciabilita' delle produzioni e facilitazione della collaborazione tra imprese agricole e pubbliche amministrazioni". Sono questi gli obiettivi del disegno di legge presentato dal gruppo del Partito democratico umbro in Consiglio regionale (primi firmatari Luigi Masci e Gianluca Rossi).

"Siamo i primi in Italia a proporre alcune innovative forme di tutela della qualita', della genuinita' e della specificita' della produzione agricola tipica" - spiega il vice capogruppo del Pd, Luigi Masci. "Si tratta - prosegue - di sostanziali accorgimenti che vogliono dare un sostegno concreto e tangibile a chi lavora in un settore in grado di esaltare a pieno il brand umbro. Incoraggiare quelle imprese agricole che investono nelle tipicita' regionali, favorendo per le loro produzioni un 'mercato di vicinanza' collegato con il settore turistico ed agroalimentare, significa investire nell'Umbria migliore, quella che tutela le sue tradizioni, difende l'ambiente e promuove una modello economico sostenibile".

Il disegno di legge riconosce il ruolo di "multifunzionalita' dell'impresa agricola stabilendo che le Amministrazioni pubbliche possono stipulare convenzioni o contratti di appalto con gli agricoltori, per interventi che vanno dalla tutela del territorio rurale, del paesaggio agrario e delle zone montane a interventi in materia di protezione civile". Si introduce inoltre la possibilita' per le Amministrazioni pubbliche di "stipulare contratti di collaborazione per la promozione delle vocazioni produttive del territorio e la tutela delle produzioni di qualita' e delle tradizioni alimentari locali".

Al fine di promuovere il consumo di prodotti locali, la Regione riconosce inoltre "la riduzione dell'aliquota Irap di un punto percentuale alle attivita' di ristorazione che usino almeno il 30 per cento di prodotti agricoli e biologici di origine regionale". A riguardo costituira' "titolo preferenziale per l'aggiudicazione di servizi o forniture di prodotti alimentari per ristorazione collettiva l'utilizzo di almeno il 30 per cento di prodotti agricoli regionali". A tutela del consumatore, per consentirgli una conoscenza piena circa l'origine dei prodotti agricoli, e' scritto che "la Regione concede contributi per favorire l'adozione di un sistema volontario di rintracciabilita' dei prodotti agricoli e alimentari mediante l'utilizzazione di etichettatura o altro mezzo d'identificazione che contenga informazioni su produzione, raccolta, trasformazione, confezionamento, distribuzione e commercializzazione

27 novembre 2009

Antonio Banderas viticoltore e promotore enoturismo


L'attore spagnolo Antonio Banderas ha annunciato di voler sviluppare attivita' legate all'enoturismo nella sua azienda vitivinicola al Nord della penisola iberica dove intende aprire un piccolo albergo. ''Intendo animare questo progetto con degli incontri sul tema vino e letteratura. Voglio cosi' promuovere il turismo del vino'' ha annunciato il 49enne in una intervista al supplemento settimanale del quotidiano El Mundo.
Da marzo di quest'anno, l'attore e' proprietario al 50% di un terreno vitato di 250 ettari lungo le rive del fiume Douro dove la cantina 'Anta Banderas' produce un rosso e un rose' da uve Cabernet Sauvignon e Merlot e da una varieta' autoctona, il Tempranillo, per una produzione annua, ad oggi, da 600mila bottiglie.
''Stiamo valutando la possibilita' di costruire una piccola struttura ricettiva per meglio accogliere gli enoappassionati in questo angolo di terra meraviglioso'' ha aggiunto l'attore, che e' sposato con la collega americana Melanie Griffith dal 1996 dalla quale ha una figlia di 12 anni. L'azienda vitivinicola ''ha un potenziale produttivo - ha concluso Banderas - di 2 milioni di bottiglie l'anno, ma prima di sviluppare questi volumi, vogliamo stabilizzarci sul mercato spagnolo e europeo, per poi programmare l'approdo sulla piazza Usa che si differenzia Stato per Stato''

16 novembre 2009

La dieta mediterranea riduce il rischio di depressione


La prova scientifica del fatto che la dieta mediterranea riduca il rischio di cadere in depressione è una conferma dell'importanza della tavola nel garantire il buonumore e l'allegria che caratterizza i popoli che abitano il bacino del mediterraneo rispetto a quelli nordici. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati della ricerca dell'equipe della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization di Adelaide in Australia secondo la quale le diete con bassissimo contenuto di carboidrati nel lungo termine possono influire negativamente sull'umore.

Gli studiosi - riferisce la Coldrietti - hanno diviso 106 adulti sovrappeso ed obesi in due gruppi: uno ha seguito per un anno una dieta molto povera di carboidrati ma ricca di grassi mentre l'altro uno schema piu' ricco di carboidrati ma povero di grassi (come la dieta mediterranea). Dopo un anno, i pazienti avevano perso in media 13,7 Kg senza differenze tra i due gruppi ma le persone che seguivano la dieta con piu' carboidrati continuavano a registrare un miglioramento dell'umore, mentre quelli che facevano le dieta senza pane e pasta erano tornati verso uno stato di depressione.

L'effetto positivo per l'umore si aggiunge - sottolinea la Coldiretti - a quello per la salute come dimostrano recenti studi pubblicati sul British Medical Journal secondo i quali la dieta mediterranea - sottolinea la Coldiretti - riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro. Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.

La nuova conferma scientifica è un sostegno in piu' alla richiesta di riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio dell' umanità da tutelare rivolta l'Unesco, su richiesta da Italia, Spagna, Grecia e Marocco e il sostegno dell'Unione Europea. Un obiettivo che - conclude la Coldiretti - ha un valore straordinario per l'Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, vino e pasta e il posto d'onore nella UE per l' olio di oliva, dietro la Spagna.

9 novembre 2009

Vinum Index, la prima guida dei vini su iPod e iPhone con 10mila etichette


Arriva Vinum Index, una guida sul panorama enologico italiano messa a punto ad hoc per essere consultata con iPhone e iPod Touch di Apple, acquistabile su iTunes a 5,49 euro. ''Il vigneto italiano e' da molti anni ai vertici dell'enologia mondiale'' sottolinea Stefano Francavilla, curatore della guida, nell'ossevare che ''ci sono almeno 10mila etichette di grande interesse, un numero enorme che rischia di confondere il consumatore. Con Vinum Index proponiamo una selezione attenta, ragionata, che aiuti sia l'appassionato che chi vuole bere un buon bicchiere di vino a fare una scelta di qualita'''.

Per usufruirne, precisa Rinaldo Nani, amministratore delegato di Iann srl, societa' specializzata in progetti di informatica e di editoria elettronica, ''basta avere un iPhone o un iPod Touch (ma fra pochi mesi la guida sara' disponibile anche per periferiche Nokia e BlackBerry), scaricare ''Vinum Index'' e il gioco e' fatto. Da questo momento la guida (disponibile in italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco) sara' sempre a disposizione, interamente caricata sul vostro 'terminale' Apple, senza alcuna necessita' di nuove connessioni''. Un tocco delle dita e appare lo scaffale virtuale con le immagini di ciascuna bottiglia; un altro tocco ed ecco l'elenco degli oltre 500 vini selezionati organizzato per tipologia o per regione, per prezzo, uvaggio o in base al disciplinare che ne regola la produzione. In evidenza i vini piu' interessanti, la descrizione di ciascuna etichetta ed entrare in contatto con il suo produttore. Non manca un glossario, la lista dei 'vini top' (etichette che per la straordinaria costanza qualitativa espressa nel tempo rientrano di diritto nella guida, indipendentemente dai valori di reperibilita' e prezzo) e un elenco degli ''altri vini'' dei produttori citati nella guida, esclusi dalla selezione per il prezzo, la limitata reperibilita' o l'impossibilita' di parlare di tutti i vini di un determinato produttore.

In merito alla selezione, i vini presenti in ''Vinum Index'' sono il risultato di una ormai decennale attenzione alle valutazioni delle piu' importanti guide italiane e internazionali, una analisi dei punteggi assegnati a 2mila produttori e oltre 10mila etichette elaborata in base a criteri oggettivi, matematici. Un produttore entra fra le aziende selezionate se un suo vino e' stato premiato da almeno una ''guida'' con un punteggio pari o superiore a 90/100 e di uno che abbia avuto un voto pari o superiore a 84/100 da almeno tre fonti della critica. Requisiti che devono durare nel tempo, perche' se vengono meno per tre anni il vino viene eliminato dalla selezione. Ogni etichetta viene poi giudicata attraverso altri parametri (il valore del millesimo, la capacita' di conseguire nel tempo punteggi elevati da parte dei degustatori, e la sua effettiva reperibilita' sul mercato, oltre al rapporto prezzo/qualita'). Un altro criterio che ha guidato i curatori e' stata la volonta' di proporre uno spaccato dell'intero patrimonio enologico italiano nella sua straordinaria complessita', evitando il rischio di premiare solo i soliti noti.


Fonte Ansa

6 novembre 2009

Boston City, food take away and much more!




Ed eccomi qui, nel Massachusetts, esattamente a Boston! Scendo dalla nave e per prima cosa prendo la navetta o meglio lo Shuttle bus in stile old america che mi porta direttamente nella downtown esattamente di fronte al Quincy Market. Non l'avesse mai fatto!
Nel pieno centro di bonston questo famoso e antico "food market"!! Eh si!! Il mio regno!!!

Centinaia di persone fuori sedute per terra e sulle panchine con il loro food take away e altrettante all'interno che girano tra i differenti fast food!!!
Ce ne sono per tutti i gusti!!! Sushi, thailandese, cinese, ovviamente americano a base di hot dog e hamburger, ovviamente numerosi fast food a base di crostacei e astice (visto che qui ce ne sono a quintalate) ma mi accorgo che  il più gettonato il fast food italiano!!! Mi cade l'occhio infatti su "la pastaria" e le sue prelibatezze in esposizione ovviamente tutto Home Made come la Meat Lasagna o l'isalata di riso... Lunga fila, profumo fantastico e ovviamente cheap!!! A fianco la paninoteca italiana, panini con pomodoro e mozzarella, prosciutto e formaggio e attenzione tenetevi stretti il panino con le meat ball ovvero panino con le polpette!!! Ovviamente inizio a scattare foto a tutto e non posso non assaggiare! Giusto???





Proseguo il mio giretto gastronomico e più avanti vedo una gelateria italiana... Non c'è due senza tre insomma!!! Lasagna panino e gelato al pistacchio e nocciola!!! Lo so non posso resistere ma è per lavoro!!! Davvero!!!!


Uscendo dal Quincy Market mi cade l'occhio su un banco di pasticceria Totally American style... Ed ecco che mi ritrovo con un M&M cookie e un latte freddo al cioccolato in mano... E così dopo un po' di shopping e qualche scatto rubato alla città ritorno in nave con un bellissimo ricordo di Boston City!