Continua la "cura dimagrante" al carrello della spesa. A luglio le vendite alimentari crollano del 2 per cento su base annua e dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. E' l'ennesimo segnale che fotografa una situazione ormai giunta al limite, con gli italiani in trincea e la spesa pro capite per cibo e bevande tornata ai livelli di 30 anni fa. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati sul commercio al dettaglio diffusi dall'Istat.
Un "dimagrimento" obbligato per le famiglie, alle prese con tasse, disoccupazione, caro-energia, che è ancora più evidente se si guarda alla domanda interna: i consumi di latte sono scesi in quantità del 5,2 per cento; quelli di pesce fresco del 3,9 per cento e quelli di frutta dell'1,6 per cento -ricorda la Cia sulla base dei dati Ismea-. Ma gli italiani hanno rinunciato anche al vino (meno 2 per cento), alla pasta (meno 0,8 per cento), alla verdura (meno 0,7 per cento) e alla carne (meno 0,6 per cento).
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27 settembre 2012
24 settembre 2012
Video ricetta: Gnocchi alla sorrentina
Gli gnocchi li adoro preparati in ogni modo, anche burro e parmigiano, ma con questo condimento sono ottimi, non si perde il sapore dello gnocco perché il condimento è davvero leggero, ma lo si arricchisce dei sapori tipici italiani, mozzarella, basilico e pomodoro.
Giovedì prossimo sapete cosa preparare.
Ingredienti per 2 persone
400 gr Gnocchi di patate
400 gr Pomodori pelati
125 gr mozzarella di bufala
50 gr Parmigiano grattugiato
1 Cipolla rossa piccola
1 Mazzetto di basilico
Olio extra vergine di oliva
Sale e Pepe nero
400 gr Gnocchi di patate
400 gr Pomodori pelati
125 gr mozzarella di bufala
50 gr Parmigiano grattugiato
1 Cipolla rossa piccola
1 Mazzetto di basilico
Olio extra vergine di oliva
Sale e Pepe nero
Scaldate una padella antiaderente a fuoco medio-basso e aggiungete abbondante olio di oliva. Quando è caldo, aggiungete la cipolla, fatela cuocere per 2-3 minuti fino a quando non diventa trasparente quindi aggiungete i pomodori pelati, schiacciandoli con le mani, due pizzichi di sale e del pepe nero macinato. Coprite e fate cuocere per circa 15-20 minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
Quando sugo di pomodoro è pronto, spegnete il fuoco, aggiungete qualche foglia di basilico spezzata con le mani, girate e mettete circa un terzo del sugo in una ciotola
Quando sugo di pomodoro è pronto, spegnete il fuoco, aggiungete qualche foglia di basilico spezzata con le mani, girate e mettete circa un terzo del sugo in una ciotola
Fate scivolare delicatamente gli gnocchi in una pentola di acqua salata che sta bollendo, fateli cuocere per circa 2-3 minuti, fino a quando vengono a galla. Appena sono cotti, usate una schiumarola per trasferirli dalla pentola alla padella con il sugo di pomodoro. Riaccendete il fuoco sotto la padella, aggiungete la metà del parmigiano e mantecate
Cospargete una terrina da forno monoporzione con un sottile strato di sugo, aggiungete uno strato di mozzarella a cubetti, metteteci sopra gli gnocchi, un altro strato di sugo, ancora mozzarella e una generosa spolverata di parmigiano grattugiato.
Mettete gli gnocchi in un forno preriscaldato a 200 gradi e fate cuocere per circa 15 minuti, negli ultimi 5 minuti accendete il grill. Quando gli gnocchi sono cotti, tirateli fuori dal forno e aspettate circa 2 minuti prima di servirli.
Mettete gli gnocchi in un forno preriscaldato a 200 gradi e fate cuocere per circa 15 minuti, negli ultimi 5 minuti accendete il grill. Quando gli gnocchi sono cotti, tirateli fuori dal forno e aspettate circa 2 minuti prima di servirli.
Buon appetito!
La crisi fa riscoprire il piacere di cucinare e in ufficio torna la"gavetta"
A causa della crisi, o forse sarebbe meglio dire grazie alla crisi, gli italiani riscoprono il piacere di cucinare per amici e parenti soprattutto nei giorni festivi, durante i quali si raggiunge il record di oltre un'ora davanti ai fornelli (69 minuti). E' quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Censis "Crisi: vivere insieme, vivere meglio", dal quale si evidenzia che per le donne italiane la preparazione dei pasti assorbe durante l'anno 21 giorni pieni. In media - sottolineano Coldiretti/Censis - dall'indagine emerge che annualmente ogni italiano dedica alla preparazione dei pasti un tempo pari a 11 giorni, che significa oltre sette ore alla settimana o 56 minuti al giorno nei giorni feriali che salgono ad oltre 69 minuti la domenica o nei giorni festivi. Un interesse che riguarda anche i maschi per i quali il tempo passato in cucina e' di 8 giorni pieni all'anno.
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21 settembre 2012
Italia è prima in Europa nell'eccellenza agroalimentare
"Siamo il Paese delle grandi eccellenze alimentari, delle tradizioni enogastronomiche e dei giacimenti culturali da scoprire, valorizzare e difendere dall'agropirateria". Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati del report dell'Istat sui prodotti agroalimentari di qualità nel 2011, da cui emerge che l'Italia, con 233 denominazioni d'origine, è il primo Paese europeo per numero di riconoscimenti conseguiti tra Dop, Igp e Stg (ben 20 in più rispetto al 2010).
Confagricoltura ricorda come siano state approvate recentemente dal Parlamento Europeo alcune sue richieste nelle norme del "Pacchetto Qualità", tra cui il richiamo alla protezione obbligatoria che gli Stati membri devono dare alle denominazioni d'origine, attraverso il sistema ex officio che ogni Paese Ue dovrà realizzare, e la possibilità che la Commissione o un organismo da essa incaricato (come potrebbe essere l'agenzia di protezione europea) avranno di intervenire legalmente a difesa dell'usurpazione del nome in campo internazionale. Tali azioni sono finanziate attraverso il Fears-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
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Confagricoltura ricorda come siano state approvate recentemente dal Parlamento Europeo alcune sue richieste nelle norme del "Pacchetto Qualità", tra cui il richiamo alla protezione obbligatoria che gli Stati membri devono dare alle denominazioni d'origine, attraverso il sistema ex officio che ogni Paese Ue dovrà realizzare, e la possibilità che la Commissione o un organismo da essa incaricato (come potrebbe essere l'agenzia di protezione europea) avranno di intervenire legalmente a difesa dell'usurpazione del nome in campo internazionale. Tali azioni sono finanziate attraverso il Fears-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
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19 settembre 2012
Minimo storico per produzione mondiale di vino e salgono i prezzi
I cambiamenti climatici fanno crollare la produzione mondiale di vino che raggiunge il minimo storico da quando sono iniziate le rilevazioni nel mondo, con una riduzione record del 6 per cento rispetto allo scorso anno. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull'andamento della vendemmia 2012 che con appena 256,1 milioni di ettolitri di vino risulta essere a livello planetario la più avara di sempre. Proprio mentre si registra a livello globale una inversione di tendenza e dopo anni torna ad aumentare il consumo globale di vino, il crollo della produzione - sottolinea la Coldiretti - spinge al rialzo dei prezzi di vendita dei vini sui mercati internazionali, anche per compensare l'aumento dei costi produttivi. Un trend che - precisa la Coldiretti - riguarda anche l'Italia dove peraltro si è già verificato un aumento del 7 per cento dei prezzi medi di vendita del vino comune al consumo nel primo semestre del 2012.
Se il calo interessa i produttori storici come Italia, Francia e Spagna , l'aumento dei consumi si sta invece verificando - precisa la Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu' elevati. Per effetto dei cambiamento nella geografia mondiale, con la produzione nazionale di vino nel 2012 si brinderà - sostiene la Coldiretti - piu' all'estero che in Italia, dove peraltro i consumi familiari in quantità si sono ridotti dell1,8 per cento nel primo semestre.
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Se il calo interessa i produttori storici come Italia, Francia e Spagna , l'aumento dei consumi si sta invece verificando - precisa la Coldiretti - in altri Paesi come la Russia e la Cina che fanno segnare i tassi di crescita piu' elevati. Per effetto dei cambiamento nella geografia mondiale, con la produzione nazionale di vino nel 2012 si brinderà - sostiene la Coldiretti - piu' all'estero che in Italia, dove peraltro i consumi familiari in quantità si sono ridotti dell1,8 per cento nel primo semestre.
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13 settembre 2012
Consumi: famiglie impoverite, una su tre compra meno cibo
Senza misure di sostegno all'economia, sarà un autunno "nero" per i consumi, con un ulteriore crollo della domanda interna in una situazione che è già al limite. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito agli allarmi lanciati in questi giorni sulla spesa delle famiglie.
Gli italiani -sottolinea la Cia- sono stati costretti dalla crisi, dalla pressione fiscale alle stelle, dalle retribuzioni ferme al 1995 e anche dal "caro-carburante" a stravolgere i propri comportamenti d'acquisto. Se soltanto un litro di benzina arriva a costare quasi quanto tre pacchi di pasta e l'equivalente di dieci uova, è chiaro che i consumatori devono "tagliare" altrove, non solo rinunciando al cosiddetto "superfluo", ma agendo anche sul fronte irrinunciabile che attiene alla tavola. Per combattere la recessione, cioè, gli italiani oggi caricano il carrello alimentare in maniera più che oculata -continua la Cia-. Il 65 per cento delle famiglie compara i prezzi con più attenzione; il 53 per cento gira più negozi per cercare sconti, promozioni commerciali e offerte speciali e il 42 per cento preferisce le grandi confezioni, vale a dire il "formato convenienza". Ma c'è anche chi, semplicemente, compra meno cibo: sono più del 30 per cento dei nuclei familiari ad aver ridotto le quantità, "tagliando" soprattutto gli acquisti ortofrutticoli (il 41,4 per cento), quelli di carne rossa (il 38,5) e quelli di pane (il 37 per cento).
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Gli italiani -sottolinea la Cia- sono stati costretti dalla crisi, dalla pressione fiscale alle stelle, dalle retribuzioni ferme al 1995 e anche dal "caro-carburante" a stravolgere i propri comportamenti d'acquisto. Se soltanto un litro di benzina arriva a costare quasi quanto tre pacchi di pasta e l'equivalente di dieci uova, è chiaro che i consumatori devono "tagliare" altrove, non solo rinunciando al cosiddetto "superfluo", ma agendo anche sul fronte irrinunciabile che attiene alla tavola. Per combattere la recessione, cioè, gli italiani oggi caricano il carrello alimentare in maniera più che oculata -continua la Cia-. Il 65 per cento delle famiglie compara i prezzi con più attenzione; il 53 per cento gira più negozi per cercare sconti, promozioni commerciali e offerte speciali e il 42 per cento preferisce le grandi confezioni, vale a dire il "formato convenienza". Ma c'è anche chi, semplicemente, compra meno cibo: sono più del 30 per cento dei nuclei familiari ad aver ridotto le quantità, "tagliando" soprattutto gli acquisti ortofrutticoli (il 41,4 per cento), quelli di carne rossa (il 38,5) e quelli di pane (il 37 per cento).
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10 settembre 2012
E' nato il primo spumante biologico e senza alcol per il mercato islamico
Si chiama 'Zerotondo' lo spumante biologico "Alcohol Free" ideato da Paolo e Giorgio Polegato dell'Astoria Vini, azienda vitivinicola di Refrontolo (Treviso), per andare incontro alle esigenze religiose degli islamici. Non potendo essere definito come 'vino' in quanto privo di alcol, il prodotto sarà commercializzato come ''succo d'uva spumante biologico'' ed è corredato del marchio ''halal'', la certificazione che assicura la conformita' degli alimenti rispetto ai precetti del Corano. La prima serie prodotta di 15mila bottiglie comincerà ad essere distribuita nel corso delle prossime settimane, con un obiettivo di 100mila bottiglie nel primo anno.
"L'idea di Zerotondo - dicono Paolo e Giorgio Polegato - è nata durante un corso di degustazione realizzato lo scorso febbraio con la comunità araba di Treviso, quando abbiamo notato un grande interesse anche tra chi non poteva bere. L'export infatti rappresenta per noi una parte sempre più fondamentale del nostro business, circa il 35% del fatturato (che nel 2011 era a quasi 30 milioni di euro) con una crescita annua del 20%. Tanti nuovi Paesi con cui lavoriamo, sia in Asia (Malesia) che in Africa (in primis Ghana e Nigeria) hanno una componente islamica particolarmente forte. Zerotondo in questi Paesi non solo andrà incontro alle esigenze della clientela, ma potrà - secondo i Polegato - fare da apripista al nostro Prosecco verso nuovi mercati.
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"L'idea di Zerotondo - dicono Paolo e Giorgio Polegato - è nata durante un corso di degustazione realizzato lo scorso febbraio con la comunità araba di Treviso, quando abbiamo notato un grande interesse anche tra chi non poteva bere. L'export infatti rappresenta per noi una parte sempre più fondamentale del nostro business, circa il 35% del fatturato (che nel 2011 era a quasi 30 milioni di euro) con una crescita annua del 20%. Tanti nuovi Paesi con cui lavoriamo, sia in Asia (Malesia) che in Africa (in primis Ghana e Nigeria) hanno una componente islamica particolarmente forte. Zerotondo in questi Paesi non solo andrà incontro alle esigenze della clientela, ma potrà - secondo i Polegato - fare da apripista al nostro Prosecco verso nuovi mercati.
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7 settembre 2012
La crisi non scalfisce il successo dei prodotti biologici: +6,1% nel primo semestre
La crisi non intacca l'appeal del biologico, che non solo guadagna ancora spazio nel carrello della spesa degli italiani, ma esce dalle mura domestiche conquistando nuovi spazi "pubblici": nelle scuole, nelle mense, nei ristoranti. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione del "Sana", il 24° Salone internazionale del biologico e del naturale che si terrà a Bologna da sabato 8 settembre.
A dispetto del calo costante dei consumi alimentari convenzionali, il segmento "bio" continua a correre, mettendo a segno nel primo semestre 2012 un aumento del 6,1 per cento . Un risultato positivo -osserva la Cia- che conferma l'attrattiva del biologico, che aveva già chiuso il 2011 con un incremento pari al 9,2 per cento. Il "bio", dunque, esce definitivamente dai confini della moda di nicchia e diventa una vera e propria abitudine di spesa, come evidenzia la presenza massiccia dei prodotti biologici nelle catene della Gdo. D'altra parte, secondo i nostri ultimi dati -evidenzia la Cia- oggi il 75 per cento degli italiani dichiara di acquistare prodotti biologici almeno una volta al mese.
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A dispetto del calo costante dei consumi alimentari convenzionali, il segmento "bio" continua a correre, mettendo a segno nel primo semestre 2012 un aumento del 6,1 per cento . Un risultato positivo -osserva la Cia- che conferma l'attrattiva del biologico, che aveva già chiuso il 2011 con un incremento pari al 9,2 per cento. Il "bio", dunque, esce definitivamente dai confini della moda di nicchia e diventa una vera e propria abitudine di spesa, come evidenzia la presenza massiccia dei prodotti biologici nelle catene della Gdo. D'altra parte, secondo i nostri ultimi dati -evidenzia la Cia- oggi il 75 per cento degli italiani dichiara di acquistare prodotti biologici almeno una volta al mese.
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5 settembre 2012
La Casa Bianca svela gli ingredienti della birra di Obama
Si chiama "White House Honey Ale" ed è la prima bevanda alcolica preparata o distillata alla Casa Bianca. Tutto è cominciato l'anno scorso quando Barak Obama ha acquistato un kit per fare la birra in casa e ha dato mandato di produrla a Sam Kass, 'assistant chef' della White House. Secondo Kass il presidente sarebbe stato "Ispirato da alcuni produttori di birra artigianale" e dopo varie prove, aggiunge Kass, il suo staff sarebbe rimasto "sorpreso dal fatto che il risultato fosse così buono visto che nessuno di noi l'aveva mai prodotta prima''.
Un risultato talmente soddisfacente da destare un grande interesse negli americani che notoriamente non solo amano e consumano grandi quantità di birra ma che, spesso e volentieri, la producono in casa. Ma il coinvolgimento è andato oltre e un gruppo di cittadini chiesto la pubblicazione della ricetta, appellandosi alla legge per la...
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Un risultato talmente soddisfacente da destare un grande interesse negli americani che notoriamente non solo amano e consumano grandi quantità di birra ma che, spesso e volentieri, la producono in casa. Ma il coinvolgimento è andato oltre e un gruppo di cittadini chiesto la pubblicazione della ricetta, appellandosi alla legge per la...
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