La crisi fa riemergere le vecchie tradizioni e riporta sulla tavola pasquale degli italiani le uova di gallina al posto di quelle di cioccolata. Dipinte a mano e personalizzate, ma soprattutto meno "care", le uova "ruspanti" consumate nella Settimana Santa saranno 500 milioni, tra quelle da consumare direttamente e quelle impiegate nella preparazione di torte di Pasqua e piatti tipici: quasi il 20 per cento in più dell'anno scorso, a fronte di una diminuzione del 6 per cento di quelle di cioccolata. È quanto stima la Cia-Confederazione italiana agricoltori.
Dalla domenica delle Palme a Pasquetta, per le uova di gallina gli italiani spenderanno complessivamente circa 135 milioni di euro e consumeranno più di otto uova a testa, concentrando così in una sola settimana -spiega la Cia- quasi il 4 per cento del consumo annuale di uova, che si aggira intorno ai 13 miliardi di pezzi, cioè una media di 218 uova a persona, pari a 13,7 chili. E di queste, 78 sono assunte attraverso pasta e dolci.
Alla base della scelta dell'uovo di gallina per la Pasqua c'è soprattutto il prezzo, cresciuto del 2 per cento rispetto allo scorso anno, a fronte dell'aumento record di quello di cioccolata che è schizzato all'in su del 5-8 per cento. Per questo su molte tavole di Pasqua al posto dell'uovo di cioccolata torneranno le uova colorate e dipinte a mano.
Continua a leggere
Nessun commento:
Posta un commento