31 dicembre 2009

Gli italiani spenderanno 434,7 milioni di euro per il cenone di Capodanno


Seppure in contenuta flessione (-1,8%) rispetto al 2008 ma solo per effetto del contenimento dei prezzi, la spesa al ristorante per la notte di San Silvestro sara' di 434,7 milioni di euro. E' quanto emerge da un'indagine di Fipe-Federazione Italiana Pubblici Eservcizi (oltre 200.000 imprese tra bar, pizzerie, trattorie, ristoranti), secondo la quale oltre il 30% dei ristoratori ha ridotto i prezzi per intercettare un piu' ampio spettro dela domanda. "Dopo un anno ancora pesante per il settore, che ha registrato l'uscita mesta dal mercato di oltre 16.000 piccole imprese di bar o ristorante prive di qualsiasi sostegno pubblico, durante queste Festivita' di fine d'anno sobrie ma non di crisi - ha commentato il Presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani - gli operatori si fanno in quattro per consentire agli italiani di ritrovarsi con spensieratezza in compagnia di famigliari e amici nei tanti locali pubblici aperti per l'occasione, con la speranza che i timidi segnali di ripresa dell'economia si riflettano piu' direttamente sulle famiglie in modo da consildarli anche sull'economia reale". Il classico "cenone + veglione" costera' in media 81,10 euro, cioe' il 2,9% in meno rispetto al prezzo del 2008.

Saranno quasi 5,6 milioni le persone che sceglieranno il ristorante per consumare il cenone fino a notte inoltrata con una modesta ma incoraggiante crescita rispetto allo scorso anno (+ 1,1% sul 2008). Non a caso oltre il 90% ha gia' deciso dove trascorrera' il Capodanno, mentre per gli altri si profila una decisione last minute, ma che sembra comunque essere orientata alla scelta di un locale esterno, piuttosto che all'interno delle case. L'impegno dei ristoratori quest'anno sara' totale e non riguardera' soltanto il cenone in se'. Grande attenzione verra' posta a varie forme di intrattenimento ( in oltre il 70% dei locali vi sara' musica, spesso dal vivo): un modo per allietare la serata "piu' importante dell'anno", particolarmente gradito dalla clientela. Ma il core business restera' l'offerta gastronomica : un ristoratore su due intende rafforzare la proposta gastronomica con ricette piu' semplici o tradizionali (otto ristoranti su dieci serviranno spumante) che in casa non si e' piu' soliti cucinare, ma privilegiando sempre prodotti nazionali o del territorio anche tra quelli senza Dop o Igp, selezionati con cura e competenza dagli chef. Il servizio sara' preferibilemente "all inclusive" (formula che garantisce rispetto della qualita' delle pietanze e al tempo stesso dei tempi di servizio), ma non mancheranno locali, soprattutto i piu' prestigiosi, in cui sara' possibile ordinare "a la carte".
Complessivamente circa 400.000 addetti fra cucina e sala cercheranno di far passare agli italiani a S. Silvestro una serata "speciale" nei 64mila ristoranti aperti (87,6% del totale) con un incremento del 1,6% rispetto alle aperture dello scorso anno.



Fonte Agi

30 dicembre 2009

Zaia ringrazia i consumatori che hanno scelto prodotti italiani per la spesa di Natale


"Voglio dire grazie a tutti i consumatori, che anche quest'anno hanno scelto la tradizione e i prodotti del made in Italy agroalimentare. E voglio invitare tutti, ancora una volta, a comprare e consumare italiano. Sono molto soddisfatto che un numero sempre crescente di famiglie dimostri di prediligere territorialità e stagionalità dei prodotti acquistati; caratteristiche, queste, che oltre a costituire un fattore di risparmio sulla spesa di tutti i giorni, sono anche garanzia di gusto e salubrità dei cibi che arrivano sulle nostre tavole".

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia, a proposito dei consumi alimentari di queste festività. La tavola delle famiglie italiane è stata imbandita con prodotti rigorosamente made in Italy. "Lo scorso anno - ha proseguito Zaia - avevo lanciato un appello perchè all'ananas e ai prodotti tropicali si preferissero i prodotti di prossimità, di stagione. Il mio appello ha sortito il suo effetto. Sono felice di constatare che anche quest'anno i cittadini - consumatori abbiano scelto di aiutare i nostri agricoltori, le nostre imprese, quanti lavorano tutto l'anno per garantirci cibi sani, sicuri e gustosi e per fare grande l'immagine del made in Italy nel mondo. Come fanno le nostre aziende vitivinicole, protagoniste quest'anno di ‘Brindo Italiano', l'iniziativa che ho promosso e sostenuto e che, dal 18 dicembre, mette in scena, nelle trasmissioni di tutte le maggiori emittenti nazionali e regionali, i nostri vini spumante".

Le bottiglie di "Brindo Italiano", delle magnum da tre litri, sono state preparate dai Consorzi aderenti all'inizitiva e sono riconoscibili dalle etichette recanti il nome del vino e il logo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. "Brindiamo italiano anche a Capodanno: diamo una mano alle nostre imprese e alla nostra economia - ha concluso Zaia - acquistando vini di grande pregio e qualità, ognuno dei quali racconta, in un bicchiere, la storia e la tradizione di un territorio".

Spesi 3,2 miliardi per la tavola di Natale


In attesa di dati certi sui reali consumi degli italiani durante le feste, una tendenza si conferma anche quest'anno: il made in Italy e la tradizione dominano le tavole del Natale. Resta ancora da capire se a far prediligere lo spumante italiano e i tortellini in brodo allo champagne e al caviale con panna acida e blinis sia l'amor patrio, la solidarieta' verso gli agricoltori e gli industriali del settore (come auspica il ministro Zaia), una piu' diffusa cultura del territorio o, piu' banalmente, il persistere degli effetti della crisi economica che al momento segnano ancora la vita quotidiana nonostante le avvisaglie di ripresa nel lontano orizzonte.

Se e' vero che in Italia si consuma meno champagne (4 milioni nel 2009 contro le 4,5 del 2008 e le 5,6 nel 2007) e' altrettanto vero che, pur a fronte di una brillante crescita delle esportazioni delle bollicine italiane (+9 in Usa, +30% in Francia), il consumo interno a Natale e Capodanno, stimato in 90 milioni di bottiglie, e' calato del 2% (dati Confagricoltura). In compenso, fra cena del 24 e pranzo del 25, gli italiani hanno speso poco piu' di 3,2 miliardi di euro (stime fatte dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori) con una crescita dello 0,5% rispetto al 2008, andata per lo piu' a vantaggio del Made in Italy e a discapito di salmone, caviale, ostriche, frutta esotica.

La spesa alimentare - sempre secondo le stime della Cia - e' stata cosi' ripartita: in 1,1 miliardi di euro per carni e pesce, di 630 milioni per primi piatti e per il pane, di 500 milioni per dolci (con panettoni e pandori che hanno fatto la parte del leone); 420 milioni per vini e spumanti (per il 94% italiani), 350 milioni per formaggi e salumi (molti dei quali a denominazione di origine) e 210 mln per frutta fresca o secca. Dalle prime stime si ricava che gli italiani, sempre piu' attenti ai conti anche per i prezzi alimentari in crescita, hanno indirizzato i loro acquisti verso prodotti enogastronomici piu' abbordabili.

Una buona performance si e' avuta dai vini, soprattutto i rossi. Secondo le stime della Cia, si sono stappate circa 80 milioni di bottiglie, con una crescita dell' 1,8% rispetto allo scorso anno. Sempre secondo Cia, per gli acquisti le famiglie si sono rivolte in prevalenza alla grande distribuzione (56%), seguita dai negozi tradizionali (24%), dai mercatini locali (18%), e da internet (2%). Chi si e' rivolto direttamente alle aziende ha risparmiato il 30%.

Nonostante l'oculatezza del periodo, secondo Coldiretti, dalla cena e del pranzo di Natale e' avanzata una montagna di cibo per un valore stimato in 900 mila euro. Per riutilizzarli sono pronte le ricette del giorno dopo, piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta o le braciole di carne, involtini ottenuti dal rostbeef avanzato con l'aggiunta di salame e formaggio. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione di recupero ma anche le frittate, senza dimenticare la ratatouille per ridar vita ai resti delle verdure.


Fonte Ansa

29 dicembre 2009

Coldiretti: A Natale boom per la spesa alimentare direttamente dagli agricoltori


Sono circa 500 i mercati degli agricoltori presenti in tutte le regioni italiane con un aumento del 360 per cento rispetto allo scorso anno quando se ne contavano appena 106. E' questa la vera novità del Natale 2009 che emerge dal "Rapporto sugli acquisti dei prodotti alimentari direttamente dalle imprese agricole", realizzato da Coldiretti/Agri2000 e presentato in occasione delle festività di Natale quando si prevede un vero boom per la spesa di campagna e per il turismo enogastronomico con gli acquisti in fattorie, cantine e mercatini per cenoni e regali convenienti e originali.

Due italiani su tre (67 per cento) hanno acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita nel 2009 battendo nell'alimentare negozi ed ipermercati grazie ad un incremento dell' 11 per cento del valore delle vendite per un totale stimato in 3 miliardi di Euro. Ben il 41 per cento - sottolinea la Coldiretti - viene speso per l'acquisto di vino in cantina, il 21 per cento per l'ortofrutta, il 14 per cento per formaggi e latte, l'8 per cento per carni e salumi, il 5 per cento per l'olio di oliva e altrettanto per le piante ornamentali.
Si tratta - continua la Coldiretti - di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di acquisto dell'indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (71 per cento) seguita dal risparmio (40 per cento) e dal gusto (26 per cento).

Nel 2009 sono saliti a 63.600 con un aumento boom del 64 per cento rispetto al 2001 e del 7 per cento rispetto al 2008, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell'Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti e Agri2000. Si tratta di ben il 7,4 per cento del totale delle aziende agricole italiane iscritte alle Camere di commercio, diffuse in tutte le Regioni con in testa la Toscana con undicimila aziende (18 per cento del totale) seguita da Lombardia (l'11 per cento), Veneto e Piemonte (i l 9 per cento), Abruzzo, Sicilia ed Emilia Romagna (tra l'8 e il 9 per cento del totale) e le altre regioni in cui l'incidenza non supera il 5 per cento.
Oltre due imprese agricole su tre (69 per cento) utilizzano per vendere locali adattati all'interno dell'azienda.
L'8 per cento partecipa ai farmers market, i mercati degli agricoltori, mentre il 18 per cento dispone di un vero negozio aziendale e ben il 31 per cento partecipa a mercati e fiere locali molto diffusi in occasione del Natale. Aumentano i casi di apertura dei negozi in città (4 per cento), mentre restano stabili le consegne a domicilio (6 per cento).

"La vendita diretta è una opportunità per il Paese con un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo" afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini" nel sottolineare che "è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell'inganno del falso made in Italy". Si tratta di un tassello importante del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana per che con coinvolgimento dei mercati di Campagna Amica, Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli.
Sul sito Campagna Amica e' disponibile una mappa delle imprese agricole che vendono direttamente i prodotti distinti per provincia, ma anche un elenco dei mercati dei produttori attivi nelle diverse città e le iniziative delle singole aziende per offrire cesti natalizi di qualità.

24 dicembre 2009

Buon Natale cari amici di Italian Food Net...


...E da New York City mi sono spostato al caldo... Ai Caraibi!!! In giro tra la Florida, il Messico e le Bahamas!! Che paradiso!!!

Ma parliamo di cucina!!!

Oggi vi dirò come fare uno dei dolci più classici delle feste: il Pandoro

Ingredienti
610 g di farina
250 g di burro
175 g di zucchero
30 g di lievito di birra
8 uova
1 limone
1 dl di panna fresca
un pizzico di vanillina
50 g di zucchero a velo

Setacciate 75 g di farina in una terrina, unite 10 g di zucchero, il lievito precedentemente sbriciolato, ed un tuorlo. Impastate bene il tutto, aggiungendo due cucchiai di acqua tiepida. Coprite l’impasto con un telo di cotone e lasciatelo lievitare per un paio di ore. Unite 160 g di farina setacciata, 25 g di burro ammorbidito, 90 g di zucchero, 3 tuorli ed impastate. Lasciate lievitare l’impasto per sue ore. Unite il resto della farina, 40 g di burro, 75 g di zucchero, 1 uovo intero e 3 tuorli.
Impastate a lungo e fate lievitare per la terza volta, sempre coperto ed in luogo tiepido, per 2 ore. Lavorate l’impasto ed incorporatevi il resto del burro ammorbidito, la panna, la buccia grattugiata del limone e la vanillina. Impastate fino ad ottenere un composto morbido. Ricavate dalla pasta due palle e disponetele in 2 stampi precedentemente imburrati e fate lievitare in un luogo tiepido finché la pasta arriverà al bordo degli stampi. Fate cuocere per 40 minuti in forno preriscaldato a 190°. Abbassate il calore a 160° a metà cottura. Fate raffreddare e spolverizzate con lo zucchero a velo.

16 dicembre 2009

1000 pizze gratis a Napoli per festeggiare il riconoscimento Stg


In un'ora sono state sfornate oltre 500 margherite normali e 800 mignon alla pizzeria Rosati, in piazza Trieste e Trento, nel centro di Napoli, con una ressa di cittadini e turisti tutti pronti a scattare foto dell'evento. E' cosi', che Napoli ha festeggiato l'arrivo del riconoscimento Stg per la pizza napoletana.

'Il prezzo delle pizze margherita - spiegano gli organizzatori l'ex assessore all'agricoltura della Provincia di Napoli, Francesco Emilio Borrelli, il presidente dell'associazione pizzaioli napoletani Sergio Miccu', il pizzaiolo Gino Sorbillo - restera' bloccato per gli iscritti all'associazione pizzaioli napoletani e quindi variera' tra i 2.50 euro ai 3.50 euro. Dobbiamo impedire speculazioni anche se dovremo fare una grande battaglia per affermare il marchio Stg nel mondo''. ''L'80% delle pizzerie napoletane - continuano - sono naturalmente garantite per la loro storia e la loro qualita' ma nel resto del mondo una pizza su due e' fatta senza rispettare alcun disciplinare e alcuna regola. Sopratutto non e' fatta da pizzaioli formati. Il nostro prossimo obiettivo e' infatti affermare la professionalita' dei pizzaioli professionisti che sanno fare la vera pizza napoletana''. Presentata anche la Superpizza Stg, con le insegne del marchio Ue in pasta, basilico, mozzarella e pomodoro.

Contemporaneamente, in videoconferenza con Napoli, anche a New York ha festeggiato. ''La pizzeria Chest'e', nel quartiere Village, ha offerto pizza gratis ai clienti per tutta la mattina - hanno concluso gli organizzatori - L'stg per la pizza napoletana e' il riscatto agli occhi del mondo dei napoletani dopo la vergogna per i rifiuti''.

In occasione dei festeggiamenti e' stata offerta anche la 'Pizza Obama'. La nuova pizza e' fatta per meta' come la classica margherita e per l'altra meta' a base di ketchup, maionese e wrustel. ''Ovviamente tutti hanno preferito il lato della margherita - spiegano gli ideatori Francesco Emilio Borrelli, Sergio Miccu' e Gino Sorbillo - ma la nostra invenzione era in omaggio al presidente Usa che con nostra grande gioia ha ricevuto il Nobel per la pace''.


Fonte Ansa

29 novembre 2009

In Umbria primo disegno di legge per sgravi su menù tipici


"Sgravi fiscali per i ristoranti che propongono menu' a base di prodotti locali, incentivi per gli agricoltori che adottano sistemi di rintracciabilita' delle produzioni e facilitazione della collaborazione tra imprese agricole e pubbliche amministrazioni". Sono questi gli obiettivi del disegno di legge presentato dal gruppo del Partito democratico umbro in Consiglio regionale (primi firmatari Luigi Masci e Gianluca Rossi).

"Siamo i primi in Italia a proporre alcune innovative forme di tutela della qualita', della genuinita' e della specificita' della produzione agricola tipica" - spiega il vice capogruppo del Pd, Luigi Masci. "Si tratta - prosegue - di sostanziali accorgimenti che vogliono dare un sostegno concreto e tangibile a chi lavora in un settore in grado di esaltare a pieno il brand umbro. Incoraggiare quelle imprese agricole che investono nelle tipicita' regionali, favorendo per le loro produzioni un 'mercato di vicinanza' collegato con il settore turistico ed agroalimentare, significa investire nell'Umbria migliore, quella che tutela le sue tradizioni, difende l'ambiente e promuove una modello economico sostenibile".

Il disegno di legge riconosce il ruolo di "multifunzionalita' dell'impresa agricola stabilendo che le Amministrazioni pubbliche possono stipulare convenzioni o contratti di appalto con gli agricoltori, per interventi che vanno dalla tutela del territorio rurale, del paesaggio agrario e delle zone montane a interventi in materia di protezione civile". Si introduce inoltre la possibilita' per le Amministrazioni pubbliche di "stipulare contratti di collaborazione per la promozione delle vocazioni produttive del territorio e la tutela delle produzioni di qualita' e delle tradizioni alimentari locali".

Al fine di promuovere il consumo di prodotti locali, la Regione riconosce inoltre "la riduzione dell'aliquota Irap di un punto percentuale alle attivita' di ristorazione che usino almeno il 30 per cento di prodotti agricoli e biologici di origine regionale". A riguardo costituira' "titolo preferenziale per l'aggiudicazione di servizi o forniture di prodotti alimentari per ristorazione collettiva l'utilizzo di almeno il 30 per cento di prodotti agricoli regionali". A tutela del consumatore, per consentirgli una conoscenza piena circa l'origine dei prodotti agricoli, e' scritto che "la Regione concede contributi per favorire l'adozione di un sistema volontario di rintracciabilita' dei prodotti agricoli e alimentari mediante l'utilizzazione di etichettatura o altro mezzo d'identificazione che contenga informazioni su produzione, raccolta, trasformazione, confezionamento, distribuzione e commercializzazione

27 novembre 2009

Antonio Banderas viticoltore e promotore enoturismo


L'attore spagnolo Antonio Banderas ha annunciato di voler sviluppare attivita' legate all'enoturismo nella sua azienda vitivinicola al Nord della penisola iberica dove intende aprire un piccolo albergo. ''Intendo animare questo progetto con degli incontri sul tema vino e letteratura. Voglio cosi' promuovere il turismo del vino'' ha annunciato il 49enne in una intervista al supplemento settimanale del quotidiano El Mundo.
Da marzo di quest'anno, l'attore e' proprietario al 50% di un terreno vitato di 250 ettari lungo le rive del fiume Douro dove la cantina 'Anta Banderas' produce un rosso e un rose' da uve Cabernet Sauvignon e Merlot e da una varieta' autoctona, il Tempranillo, per una produzione annua, ad oggi, da 600mila bottiglie.
''Stiamo valutando la possibilita' di costruire una piccola struttura ricettiva per meglio accogliere gli enoappassionati in questo angolo di terra meraviglioso'' ha aggiunto l'attore, che e' sposato con la collega americana Melanie Griffith dal 1996 dalla quale ha una figlia di 12 anni. L'azienda vitivinicola ''ha un potenziale produttivo - ha concluso Banderas - di 2 milioni di bottiglie l'anno, ma prima di sviluppare questi volumi, vogliamo stabilizzarci sul mercato spagnolo e europeo, per poi programmare l'approdo sulla piazza Usa che si differenzia Stato per Stato''

16 novembre 2009

La dieta mediterranea riduce il rischio di depressione


La prova scientifica del fatto che la dieta mediterranea riduca il rischio di cadere in depressione è una conferma dell'importanza della tavola nel garantire il buonumore e l'allegria che caratterizza i popoli che abitano il bacino del mediterraneo rispetto a quelli nordici. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati della ricerca dell'equipe della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization di Adelaide in Australia secondo la quale le diete con bassissimo contenuto di carboidrati nel lungo termine possono influire negativamente sull'umore.

Gli studiosi - riferisce la Coldrietti - hanno diviso 106 adulti sovrappeso ed obesi in due gruppi: uno ha seguito per un anno una dieta molto povera di carboidrati ma ricca di grassi mentre l'altro uno schema piu' ricco di carboidrati ma povero di grassi (come la dieta mediterranea). Dopo un anno, i pazienti avevano perso in media 13,7 Kg senza differenze tra i due gruppi ma le persone che seguivano la dieta con piu' carboidrati continuavano a registrare un miglioramento dell'umore, mentre quelli che facevano le dieta senza pane e pasta erano tornati verso uno stato di depressione.

L'effetto positivo per l'umore si aggiunge - sottolinea la Coldiretti - a quello per la salute come dimostrano recenti studi pubblicati sul British Medical Journal secondo i quali la dieta mediterranea - sottolinea la Coldiretti - riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro. Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani - sottolinea la Coldiretti - di conquistare il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.

La nuova conferma scientifica è un sostegno in piu' alla richiesta di riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio dell' umanità da tutelare rivolta l'Unesco, su richiesta da Italia, Spagna, Grecia e Marocco e il sostegno dell'Unione Europea. Un obiettivo che - conclude la Coldiretti - ha un valore straordinario per l'Italia che è il Paese simbolo di questo tipo di cucina e dove più radicata è la cultura alimentare fondata sui principi della dieta mediterranea con primati raggiunti nelle principali produzioni base come la frutta, verdura, vino e pasta e il posto d'onore nella UE per l' olio di oliva, dietro la Spagna.

9 novembre 2009

Vinum Index, la prima guida dei vini su iPod e iPhone con 10mila etichette


Arriva Vinum Index, una guida sul panorama enologico italiano messa a punto ad hoc per essere consultata con iPhone e iPod Touch di Apple, acquistabile su iTunes a 5,49 euro. ''Il vigneto italiano e' da molti anni ai vertici dell'enologia mondiale'' sottolinea Stefano Francavilla, curatore della guida, nell'ossevare che ''ci sono almeno 10mila etichette di grande interesse, un numero enorme che rischia di confondere il consumatore. Con Vinum Index proponiamo una selezione attenta, ragionata, che aiuti sia l'appassionato che chi vuole bere un buon bicchiere di vino a fare una scelta di qualita'''.

Per usufruirne, precisa Rinaldo Nani, amministratore delegato di Iann srl, societa' specializzata in progetti di informatica e di editoria elettronica, ''basta avere un iPhone o un iPod Touch (ma fra pochi mesi la guida sara' disponibile anche per periferiche Nokia e BlackBerry), scaricare ''Vinum Index'' e il gioco e' fatto. Da questo momento la guida (disponibile in italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco) sara' sempre a disposizione, interamente caricata sul vostro 'terminale' Apple, senza alcuna necessita' di nuove connessioni''. Un tocco delle dita e appare lo scaffale virtuale con le immagini di ciascuna bottiglia; un altro tocco ed ecco l'elenco degli oltre 500 vini selezionati organizzato per tipologia o per regione, per prezzo, uvaggio o in base al disciplinare che ne regola la produzione. In evidenza i vini piu' interessanti, la descrizione di ciascuna etichetta ed entrare in contatto con il suo produttore. Non manca un glossario, la lista dei 'vini top' (etichette che per la straordinaria costanza qualitativa espressa nel tempo rientrano di diritto nella guida, indipendentemente dai valori di reperibilita' e prezzo) e un elenco degli ''altri vini'' dei produttori citati nella guida, esclusi dalla selezione per il prezzo, la limitata reperibilita' o l'impossibilita' di parlare di tutti i vini di un determinato produttore.

In merito alla selezione, i vini presenti in ''Vinum Index'' sono il risultato di una ormai decennale attenzione alle valutazioni delle piu' importanti guide italiane e internazionali, una analisi dei punteggi assegnati a 2mila produttori e oltre 10mila etichette elaborata in base a criteri oggettivi, matematici. Un produttore entra fra le aziende selezionate se un suo vino e' stato premiato da almeno una ''guida'' con un punteggio pari o superiore a 90/100 e di uno che abbia avuto un voto pari o superiore a 84/100 da almeno tre fonti della critica. Requisiti che devono durare nel tempo, perche' se vengono meno per tre anni il vino viene eliminato dalla selezione. Ogni etichetta viene poi giudicata attraverso altri parametri (il valore del millesimo, la capacita' di conseguire nel tempo punteggi elevati da parte dei degustatori, e la sua effettiva reperibilita' sul mercato, oltre al rapporto prezzo/qualita'). Un altro criterio che ha guidato i curatori e' stata la volonta' di proporre uno spaccato dell'intero patrimonio enologico italiano nella sua straordinaria complessita', evitando il rischio di premiare solo i soliti noti.


Fonte Ansa

6 novembre 2009

Boston City, food take away and much more!




Ed eccomi qui, nel Massachusetts, esattamente a Boston! Scendo dalla nave e per prima cosa prendo la navetta o meglio lo Shuttle bus in stile old america che mi porta direttamente nella downtown esattamente di fronte al Quincy Market. Non l'avesse mai fatto!
Nel pieno centro di bonston questo famoso e antico "food market"!! Eh si!! Il mio regno!!!

Centinaia di persone fuori sedute per terra e sulle panchine con il loro food take away e altrettante all'interno che girano tra i differenti fast food!!!
Ce ne sono per tutti i gusti!!! Sushi, thailandese, cinese, ovviamente americano a base di hot dog e hamburger, ovviamente numerosi fast food a base di crostacei e astice (visto che qui ce ne sono a quintalate) ma mi accorgo che  il più gettonato il fast food italiano!!! Mi cade l'occhio infatti su "la pastaria" e le sue prelibatezze in esposizione ovviamente tutto Home Made come la Meat Lasagna o l'isalata di riso... Lunga fila, profumo fantastico e ovviamente cheap!!! A fianco la paninoteca italiana, panini con pomodoro e mozzarella, prosciutto e formaggio e attenzione tenetevi stretti il panino con le meat ball ovvero panino con le polpette!!! Ovviamente inizio a scattare foto a tutto e non posso non assaggiare! Giusto???





Proseguo il mio giretto gastronomico e più avanti vedo una gelateria italiana... Non c'è due senza tre insomma!!! Lasagna panino e gelato al pistacchio e nocciola!!! Lo so non posso resistere ma è per lavoro!!! Davvero!!!!


Uscendo dal Quincy Market mi cade l'occhio su un banco di pasticceria Totally American style... Ed ecco che mi ritrovo con un M&M cookie e un latte freddo al cioccolato in mano... E così dopo un po' di shopping e qualche scatto rubato alla città ritorno in nave con un bellissimo ricordo di Boston City!

19 ottobre 2009

I bambini italiani sono i piu' grassi d'Europa


"Quello che non ammazza ingrassa". E' un vecchio detto popolare che oggi dovrebbe essere invertito in "quello che ingrassa ammazza". Primo Mastrantoni, segretario dell'Associazione per i Diritti degli utenti e Consumatori (Aduc) ha lanciato l'allarme sulla crescente obesità infantile nel nostro paese, in occasione della giornata mondiale dell'obesita' che si è celebrata il 10 ottobre scorso.

"La convinzione che i bambini grassi si concentrino nel Nord Europa, continua Mastrantoni, dove salsicce e patate imperano, e' del tutto sbagliata. I piu' grassi d'Europa stanno nel nostro Bel Paese, quello della dieta mediterranea, ben il 36% fino a 18 anni, con una prevalenza per il Sud. Le conseguenze del sovrappeso sono note: malattie cardiovascolari, diabete, ecc. Che dire? Che la responsabilita' primaria e' delle famiglie, cioe' dei genitori. Pensare di fare il bene dei propri figli ingozzandoli di cibo, spesso ad alto contenuto calorico. Trasferire questo compito alla scuola e' sbagliato. La scuola insegna, la famiglia educa. Una corretta "educazione" alimentare nasce nelle cucine delle nostre case, prima ancora che la scuola trasferisca le "informazioni" alimentari nelle aule. Se questo non e' chiaro ai genitori, conclude il segretario dell'Aduc, avremo una prossima generazione di malati da "grasso".

8 ottobre 2009

NEW YORK, NEW YORK



Partiamo dal presupposto che la vita in America o meglio negli States 


è totalmente diversa da quella Europea, e come tale anche la cucina!!!
Ebbene si cari amici, sono arrivato finalmente negli Stati Uniti e Italian Food Net è sbarcata a New York City!!!
Prima impressione: bocca spalancata per almeno 15 minuti a guardare il
cielo, cioè a provarci perché è piena di grattacieli! Ore 4,30 am uno spettacolo unico e favoloso, sulla sinistra costeggiamo la statua della libertà e di fronte a noi la baia di Manhattan. Luci, colori e tanta emozione! Arrivare a NY è bello, ma arrivare in nave e vedere a poco a poco la città avvicinarsi è una
sensazione indescrivibile!!! Mi affaccio dal ponte 10 della Costa Atlantica e la prima cosa che posso dire è: cazz.. Sono in America!
Vicino a noi sono attraccati una porta aerei e un sottomarino americano, sembra un film, poi scopro che è un museo!
Non vedo l'ora di scendere per mettere piede finalmente nella Big Apple! Scopro che siamo esattamente nel cuore di Manhattan...
Prima tappa: Time Square e Broadway... Beh senza parole, tutto ciò che volete trovare qui c'è! Teatri, cinema, negozi, ristoranti, fast food, take away, caffetterie insomma il centro del mondo!
Uscendo da Foot Locker, dove volevo comprare un paio di scarpe bellissime (ma era finito il mio numero), scopro un negozio zeppo di cioccolato, da fuori sembrava la fabbrica di cioccolato di Willy
Wonka! Nell'entrare un'aroma di cacao mi colpisce particolarmente e davanti a me milioni di cioccolatini di tutti i tipi e gusti! La cosa divertente e che li vendono al secchiello, basta prendere un
secchiello d'acciaio e metterlo sotto allo scivolo, girare la leva ed ecco che i cioccolatini iniziano a scivolare da sopra al secchiello!!!
Bello no?! Beh ovviamente non ho resistito! Ero tentato anche a comprare un paio di zucche di Halloween per fare "giochetto o scherzetto" ma tanto ci ritorno settimana prossima!!!
Insomma si parlava di cucina, i fast food regnano a Time Square, per trovare qualche ristorante più carino bisogna spostarsi verso il Village o verso il Chelsea ma questo ve lo racconto la prossima volta!
Continuo il mio giro a Time Square, fondo la mia macchina fotografica con mille scatti e compro qualche souvenir di Manhattan poi mi fermo in una pasticceria... Sete e voglia di dolci!!!
Scelta abbastanza scontata: brownies di una dimensione enorme e Apple juice ovvero succo di mela! Era una vita che non mangiavo un brownies così!
Mi avvicino a guardare le locandine dei musical, Mamma mia, Wicked, Chicago... Non mi sembra vero!!! Peccato che ho poco tempo, sempre tutto di fretta!!!
Mi rimane ancora qualche minuto per rubare ancora qualche scatto, la prossima volta andrò a Central Park e magari sull'Empire State Building!!!
Intanto con il mio brownies in mano, il mio apple juice e il sorriso stampato in faccia mi dirigo verso la nave pensando che settimana prossima avrò più tempo per stare a NY...
Vi terrò informati...
Prossima tappa Quebec City!!!
;-) Alessandro Salamone ;-)


5 ottobre 2009

Coldiretti, il costo delle confezioni supera quello dei prodotti alimentari


Nella spesa alimentare degli italiani il costo delle confezioni è la componente piu' rilevante e supera quello del prodotto agricolo contenuto. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata al Forum internazionale 'Economia dei Rifiuti' organizzato da Polieco,il Consorzio nazionale per il riciclaggio dei rifiuti a base di polietilene.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - dell'effetto congiunto delle strategie di marketing che puntano molto sulle confezioni per favorire le vendite anche con la riduzione dei formati a favore dei single e delle famiglie sempre meno numerose e del crollo dei prezzi alla produzione agricola calati dal 53 per cento per le pesche al 30 per cento per grano e latte su livelli insostenibili per le aziende agricole.
Oltre la metà dello spazio della pattumiera nelle case è occupato da scatole, bottiglie, pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 per cento della spazzatura che si produce ogni anno in Italia.

Oggi - precisa Coldiretti - l'agroalimentare è il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio che oltre all'impatto ambientale ha una incidenza notevole sui prezzi, sia in quanto componente sempre piu' rilevante del costo del prodotto sia per il fatto che aumenta il peso da trasportare. Il risultato è che i barattoli etichettati costano piu' dei fagioli contenuti, le bottiglie piu' della passata, i brick piu' del succo di frutta ed le scatole piu' grano di cui sono fatti i biscotti. Nei fagioli in barattolo la confezione incide per il 26 per cento sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25 per cento, per il succo di frutta in brick al 20 per cento e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10 per cento.

Gli imballaggi, sempre secondo Coldiretti, pesano dunque sulle tasche e sull'ambiente, ma è possibile abbatterne la diffusione grazie a nuove tecnologie distributive che si stanno diffondendo nei supermercati e nelle piazze anche per sostenere le vendite dirette effettuate dagli agricoltori. Dai nuovi dispenser che consentono di acquistare pasta, riso, legumi e frutta secca sfusa ai distributori di latte crudo direttamente dalla stalla che sono presenti oramai a centinaia su tutto il territorio italiano. che si possono trovare sul sito www.campagnamica.it .
La diminuzione della produzione dei rifiuti - conclude la Coldiretti - è per circa la metà degli italiani (47 per cento) il principale obiettivo da seguire per affrontare il problema del loro smaltimento, secondo l' indagine realizzata da Swg per Polieco.

29 settembre 2009

Michelle Obama fa la spesa nel farmer market vicino alla Casa Bianca


La scelta di Michelle Obama di fare la spesa nel mercato degli agricoltori (farmers market) inaugurato a due passi dalla Casa Bianca, è un altro importante segnale a favore del consumo di prodotti locali legati al territorio che consentono di limitare il consumo di carburante per il trasporto e le conseguenti emissioni di CO2 ad effetto serra. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'avvenuta apertura in prossimità dalla Casa Bianca del Fresh Farm Market realizzato con bancarelle gestite dagli agricoltori dove tra i primi clienti si è presentata la signora Obama che ha riposto in un cestino di vimini una dozzina di uova, due cavoli, pomodorini, pere, patate, formaggio e mezzo litro di latte al cioccolato per una spesa complessiva di 28 dollari. Il mercato degli agricoltori visitato da Michelle Obama aprirà settimanalmente ogni giovedì con la chiusura al traffico nel pomeriggio del tratto di Vermont Avenue tra H e I Street, oltre Lafayette Square.

Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di una nuova conferma dell'attenzione alla qualità dell'alimentazione e all'ambiente da parte della famiglia Obama che ha anche realizzato un orto biologico all'interno della Casa Bianca con l'obiettivo dichiarato della first lady di educare i ragazzi al consumo di cibi sani, come la frutta e verdura locale del territorio. Un progetto che ha gia' prodotto oltre 200 chili di verdure, utilizzati dalle cucine della Casa Bianca e da Miriam's Kitchen, un'associazione che sfama i senzatetto ostacolato dalle analisi del terreno che hanno evidenziato problemi di contaminazioni.

Se in Italia sono oltre 300 i mercati degli agricoltori di Campagna Amica realizzati dalla Coldiretti, negli Stati Uniti si registra un vero boom nelle città dei mercati degli agricoltori con un aumento - sottolinea la Coldiretti - del 53 per cento negli ultimi dieci anni dei cosiddetti farmers market, dove è possibile acquistare prodotti freschi e genuini come frutta e verdura locali. La svolta americana verso una alimentazione piu' equilibrata si registra nell'apertura di ben 4.385 farmers market dei quali 496 nella sola California. I mercati degli agricoltori negli Usa - continua la Coldiretti - sono ormai presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco ma anche nei centri più piccoli dove sono diventati appuntamenti irrinunciabili per una parte crescente della popolazione che presta attenzione al cibo che consuma.

Un italiano su due (52 per cento) ha acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita battendo nell'alimentare negozi, hard discount e ipermercati, secondo una analisi della Coldiretti/Swg. Gli acquisti diretti dagli agricoltori sono cresciuti dell'8 per cento raggiungendo il valore di circa 2,7 miliardi di euro destinati per ben il 43 per cento all'acquisto di vino in cantina, mentre il 23 per cento va per l'ortofrutta, il 12 per cento per i formaggi, il 7 per cento per carni e salumi, il 6 per cento per l'olio di oliva e il 5 per cento per le piante ornamentali. Tra le motivazioni di acquisto dall'agricoltore dall'indagine Swg/Coldiretti spicca la genuinità (63 per cento) seguita dal gusto (39 per cento) e dal risparmio (28 per cento). Ma esistono anche enormi spazi di crescita con quasi la metà (44 per cento) dei consumatori che non effettuano acquisti direttamente dai produttori e che non lo fanno perché non sanno a chi rivolgersi o dove andare, tanto che l'88 per cento della popolazione si recherebbe in un farmers market se c'è ne fosse uno nella propria zona.
Sul sito www.campagnamica.it è disponibile una mappa delle imprese agricole che vendono direttamente i prodotti distinti per provincia, ma anche un elenco dei mercati dei produttori attivi nelle diverse città.

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20 settembre 2009

Gelato "gay friendly" in Usa


Si chiama "Hubby Hubby" e festeggia l'approvazione dello stato del Vermont ai matrimoni gay
New York - Una visita al sito . Infatti, 'Ben and Jerry's', è una fabbrica di gelati politicamente corretta. Vengono utilizzati solo materie prime naturali, a partire da latte ed uova bio, ingredienti - come il cacao e la noce di pecan - provenienti esclusivamente dal commercio equo e solidale. In più, i processi di produzione e commercializzazione dei prodotti sono a basso impatto ambientale. Infine vengono sostenute iniziative per lo sviluppo ecosostenibile e la difesa e la promozione dei diritti civili, ultima delle quali è 'Hubby and Hubby' che si può definire il primo gelato 'gay friendly' mai creato.



Così, la società - che ha sede Burlington, in questo stesso stato e che durante la passata campagna presidenziale aveva appoggiato Obama chiamando un gelato 'Yes Pecan' - d'accordo con . Così 'Chubby and Hubby' - ingredienti: gelato di latte con vaniglia e zucchero, croccantini, burro d'arachidi, variegato e ricoperto di caramello - è divenuto appunto 'Hubby and Hubby' nome che, oltre a richiamare per omofonia un matrimonio tra uguali, significa, letteralmente, 'marito e marito'.
Del resto tutto il profilo di questa società appare fin dal primo momento contro corrente, anzi piena di reminescenze 'hippie', a partire dai fondatori che hanno vissuto quella stagione libertaria ed hanno riversato la loro passione politica nel fare gelati diversi dagli altri e con qualche reminiscenza delle loro del loro passato, a partire dal gelato 'Cherry Garcia', ispirato a Jerry, chitarrista e leader dei Gratefull Dead, un gruppo cult dell'epoca, famoso per la sua esibizione al concerto di Woodstock nel 1969. Gusto: amarena e caramello.


Fonte Adnkronos - Ign


UNO CHEF UN PO' MARINAIO....

Ciao amici di IFN come state?!

E dopo un mese di giri tra la Grecia e la Croazia si cambia nave!
Ebbene sì mi sono girato per un mese la Grecia: Katakol, Rodi,
Mykonos, Santorini e una piccola tappa croata a Dubrovnik... Che dire?
Posti stupendi e mare splendido!!! Cucina molto ricca di sapori
mediterranei come basilico, cipolla e aglio, che accompagnano i frutti
della terra e del mare... Come le polpettine fritte di zucchine e
menta, che ho mangiato a Katakolon!!! Ed erano favolose vi giuro!

A Rodi invece ho mangiato la Pitas una specie di kebab ma accompagnato
con lo zatsiki, cremoso yogurt greco con cetriolo fresco all'interno,
semplicemente favolosa e fresca!!!
Ma i due piatti forti sono stati a Mykonos!!!
Polpo alla greca con olive cipolla, origano, tutto ben marinato, cotto
e condito, accompagnato dall'insalata tipica con la feta, il famoso
formaggio greco, i pomodori, la cipolla rossa, i cetrioli e le famose
olive greche Kalamate!!! Ah certo dimenticavo l'origano!!!

17 settembre 2009

Design Pininfarina per i nuovi distributori Coca Cola


Pininfarina collabora con The Coca-Cola Company per il design del distributore automatico di bevande brevettato 'Coca-Cola Freestyle'. "Coca-Cola Freestyle', introdotto sul mercato questa estate in fase di test, utilizza tecnologie innovative che consentono di distribuire piu' di cento bevande differenti, gassate e naturali, da un solo distributore automatico. I nuovi distributori self-service sono stati sviluppati nel corso di oltre quattro anni.

Pininfarina Extra - societa' del gruppo Pininfarina specializzata in product e interior design - ha collaborato con il team di industrial design di The Coca-Cola Company per progettare questi nuovi macchinari dalle linee sinuose. Ogni unita' opera con sistema touch-screen, consentendo ai consumatori di selezionare tra piu' di cento marchi di acqua, succhi di frutta, te', Sports Drinks e bevande gassate.

''Lavorare con The Coca-Cola Company e' stata un'esperienza esaltante - spiega Paolo Pininfarina, presidente e amministratore delegato della Pininfarina Extra. ''Il terreno comune tra Coca-Cola e Pininfarina e' l'innovazione. Le linee del Coca-Cola Freestyle sono state create pensando al consumatore, prestando particolare attenzione all'innovazione estetica e alla funzionalita'. Crediamo che il risultato sia un prodotto essenziale, avanzato e pratico''.

Fonte Ansa

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8 settembre 2009

La spesa alimentare dei single costa quasi il doppio rispetto alle famiglie


I single spendono per gli acquisti alimentari quasi il doppio rispetto alla media delle famiglie italiane. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2008. La spesa media per alimentari e bevande di un single e' di 312 euro al mese, superiore del 64 per cento rispetto - sottolinea la Coldiretti - ai 190 euro al mese destinati alla tavola di ogni singolo componente di una famiglia tipo italiana formata da in media da 2,5 persone.

Secondo l'Istat le famiglie italiane con un singolo componente sono circa 6 milioni, oltre un quarto del totale, e negli ultimi anni tendono ad aumentare con tassi superiori al 5 per cento. I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare - sostiene la Coldiretti - nella necessita' per i single di acquistare spesso maggiori quantita' di cibo per la mancanza di formati adeguati che, comunque, anche quando sono disponibili risultano molto piu' cari di quelli tradizionali.

Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell'ordine - precisa la Coldiretti- la carne (65 euro), l' ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffe' (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro). Ad incrementare la spesa alimentare - continua la Coldiretti - e' anche l'elevata presenza di sprechi perche' e' facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta. Inoltre, i cibi pronti per il consumo arrivano a costare anche cinque volte il prezzo delle materie prime impiegate.


Fonte Ansa


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31 agosto 2009

Polpettine di pesce

Polpette di pesce

Una ricetta facile facile...





INGREDIENTI: (per 4) 200 g di filetti di nasello 200 g di filetti di platessa 1 cipolla 1 costa di sedano 1 ciuffo di prezzemolo 1 limone 2 fette di pancarré 1 cucchiaio di prezzemolo tritato 1 uovo Noce moscata Farina Olio per friggere Sale

Lessate in acqua bollente salata i filetti di pesce ben puliti con cipolla, sedano, prezzemolo, il succo del limone e un pizzico di sale.

Cuocete una decina di minuti, scolate i filetti, sbriciolateli in una terrina con la mollica del bane bagnata e ben strizzata, il prezzemolo tritato, un po' di noce moscata e l'uovo sbattuto.

Amalgamate, aggiustate di sale e, se necessario, assodate con un po' di farina. Preparate tante polpettine grandi come noci, passatele nel pangrattato e friggetele in abbondante olio bollente.


Alessandro Salamone
Italian Food Net

skype: alessandro.chef

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27 agosto 2009

Torna a settembre la quinta edizione della Festa del Gnocco


Ricco programma di eventi per valorizzare e promuovere i prodotti del territorio.

Torna anche quest'anno dal 5 all'8 e dall'11 al 13 settembre, a Selva di Trissino in provincia di Vicenza, la Festa del Gnocco, evento che promuove e cucina i prodotti del territorio di Trissino, in particolare la patata, abbinando la sua caratteristica all'enogastronomia di qualità favorendo la riscoperta della cultura e delle produzioni locali e dell'agricoltura autoctona.
La Festa promuove il territorio collinare di Selva attraverso l'enogastronomia con un duplice fine; riscoprire le tradizioni culinarie che hanno da sempre contraddistinto la frazione, dando grande visibilità al patrimonio agro-alimentare ed enologico e dare visibilità ai produttori che fanno dell'eccellenza e della genuinità, una vera filosofia.

La manifestazione, divenuta ormai un appuntamento fisso di fine estate, si articola in un percorso itinerante fatto di scorci, gusti e sapori.
Ogni giorno, a pranzo e a cena, è possibile gustare gli gnocchi scegliendo fra gli 11 sughi proposti e il menù di quest'anno comprende la novità della Bondola di Torrebelvicino, piatto tipico del basso vicentino, riproposto anche da zone dell'alto vicentino. Il Comitato organizzatore, che crede fermamente che i prodotti tipici locali possano rappresentare un incredibile volano per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, ha confermato la presenza del Consorzio Vini D.O.C. Gambellara e del Consorzio "La Gata".

Tra le varie attività confermate dell'edizione 2009 segnaliamo; Gnoccolando, camminata escursionistica che riscopre i sentieri di una volta, intervallata da gustosi incontri con le aziende agricole sparse lungo il tragitto, che nel corso la giornata accolgono i partecipanti offrendo loro i propri prodotti; la gara M.T.B. Gnocco Bike e la mostra mercato di prodotti tipici agricoli, in cui è possibile acquistare direttamente dal produttore.

Tra le novità anche il Gran Gala del Gnocco, la serata di degustazione a sola prenotazione, organizzata per venerdì 11, durante la quale si potranno assaporare abbinamenti originali ed esclusivi di gnocchi e sughi, oltre ad altri prodotti che vedono come ingrediente principale la patata di Selva di Trissino.

15 agosto 2009

Il vino rosso aumenta il desiderio sessuale delle donne


Secondo uno studio italiano in consumo moderato e regolare di vino migliorerebbe l'attività sessuale


Roma - Un consumo regolare e moderato di vino rosso avrebbe effetti positivo sul sesso nelle donne, in particolare aumentando il desiderio. A dimostrarlo e' stato uno studio italiano condotto da ricercatori dell'universita' di Firenze guidati da Nicola Mondaini. Lo studio e' stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista Journal of Sexual Medicine.

I ricercatori italiani hanno studiato 798 donne di eta' compresa tra 18-50 anni che vivono nella zona del Chianti, in Toscana. Le partecipanti sono state divise in tre gruppi in base alle loro abitudini nel bere vino: il primo gruppo comprendeva donne che facevano un consumo moderato di vino rosso, uno o due bicchieri al giorno, il secondo gruppo era formato da donne astemie e il terzo gruppo da donne che fanno un consumo occasionale di vino rosso. A tutte le donne coinvolte nello studio e' stato quindi chiesto di compilare un questionario sull'indice di funzionalita' sessuale femminile (Fsfi).

Secondo quanto riportato dai ricercatori, un consumo moderato e regolare di vino rosso e' associato con punteggi piu' alti di Fsfi sia per il desiderio sessuale e piu' in generale la funzionalita' sessuale. Anche se gli stessi ricercatori avvertono che il risultato debba essere considerato con cautela, visto il numero contenuto di donne coinvolte, lo studio suggerisce una potenziale relazione tra consumo di vino e miglioramento dell'attivita' sessuale.

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6 agosto 2009

STAY TUNED on Italian Food Net

Ragazzi in anteprima ecco la foto delle penne al pesto alla
Siciliana... Primo giorno di riprese delle nuove viodeoricette...
Pesto alla siciliana, melanzane alla parmigiana, salsa tonnata e poi
tante altre ricette saranno presto on-line!
Vi ricordo che troverete tutto su www.italianfoodnet.com

21 luglio 2009

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA 'CHEFS DES CHEFS', IL "G20 DEI CUOCHI"


ROMA, 20 luglio - Arriva per la prima volta in Italia il Club "Chefs des Chefs", l'appuntamento che mette insieme i cuochi dei Capi di Stato e Primi Ministri di tutto il mondo. Oggi a Roma al Grand Hotel "St Regis", si e' svolta la presentazione dell'iniziativa che durera' fino al 24 luglio e che fara' visita ad altre citta' italiane come Assisi, Modena e Firenze. All'incontro era presente anche il fondatore del Club, Gilles Bragard, che ha raccontato come e' nata l'idea di crearlo. "Nel 1977 fornivo le uniformi ai cuochi dei principali palazzi di Reali e Capi di Stato - ha spiegato Bragard - quando mi accorsi che gli chef non si conoscevano tra di loro. Allora ebbi l'idea di creare questo Club, tra i piu' esclusivi al mondo, di cui fanno parte 32 cuochi dei principali leader mondiali e che si riunisce una volta l'anno". A fare gli onori di casa c'era Fabrizio Boca, chef del Quirinale. "Sono veramente contento - ha detto Boca all'Adnkronos - di ospitare per la prima volta in Italia, il Club 'Chefs des Chefs'. Il nostro e' un lavoro molto difficile, perche' a differenza di un ristorante dove c'e' una clientela sempre diversa, noi ci confrontiamo sempre con la stessa persona e siamo come dei sarti che devono preparare un piatto su misura".

FONTE: iris press

17 luglio 2009

Italian Food Net Web Tv lancia il primo canale sul tè in abbinamento con i prodotti gastronomici italiani


Roma – Due antiche culture del gusto che si incontrano in un abbinamento unico, dedicato ad un pubblico di veri gourmet. Questa è l’ultima proposta di Italian Food Net, la prima e unica web tv al mondo sull’enogastronomia italiana, che lancia il nuovo canale dedicato al tè in collaborazione con CosediTè, il progetto ideato e realizzato da Fabiola Ruggiero, giovane imprenditrice marchigiana ed esperta di tè. Il canale, fruibile gratuitamente sia sulla web tv (www.italianfoodnet.com) sia sul sito web di cose di CosediTè (www.cosedite.it), propone un video di presentazione dell’attività imprenditoriale e sette video di degustazioni di tè, con lo scopo di promuovere quest’amatissima bevanda, abbinandola ai migliori prodotti gastronomici del Made in Italy.

All’interno del canale “Cose di Tè” gli utenti potranno scoprire come un Tè Pu-Erh dell’Impero si sposi magnificamente con il Ciauscolo di Matelica e il salame di Fabriano o come il Tè Matcha Genmai sia perfetto da degustare assieme al formaggio pecorino e al salame di fico. Altri gustosi accostamenti sono quelli tra l’antica miscela Mithi Chai con tarallucci al vino e ciambelline al mosto o tra il Tè Verde, i dolci e il cioccolato, non mancano poi, per la stagione estiva, i dissetanti cocktail a base di tè come il Frozen Anacapri e il Cocotè. Le degustazioni sono condotte da Fabiola Ruggiero, che guida l’utente nel meraviglioso mondo del tè, spiegando caratteristiche e peculiarità delle bevande proposte e consigliando il modo migliore di abbinarle ai prodotti tipici della gastronomia italiana.

“Uno dei nostri scopi, ha detto Sulay Michelin, direttore di Italian Food Net, è quello di aiutare le aziende a promuovere il proprio brand e i propri e per accedere nel modo migliore al mercato di Internet, sia a livello nazionale che internazionale, anche attraverso una propria web tv collegata al nostro portale. Questo nuovo canale è la dimostrazione che gli imprenditori italiani capiscono sempre di più le grandi potenzialità offerte dalla rete, che consente di raggiungere un pubblico specifico con costi molto inferiori rispetto a quelli degli altri media”. L’originale esperimento sarà arricchito, nei prossimi mesi, da nuovi video sempre condotti da Fabiola Ruggiero, che crede fortemente in questo progetto: “Credo che la realizzazione di questo canale sia il modo migliore di divulgare un progetto così innovativo. Grazie alla collaborazione con Italian Food Net, la mia azienda potrà raggiungere i milioni di utenti appassionati di Tè in tutto il mondo, proponendogli un abbinamento fin’ora sconosciuto che valorizzerà anche i migliori prodotti gastronomici del nostro Paese”

13 luglio 2009

Arriva l'etichetta multimediale per il pollo biologico

Roma - Non più solo biologico ma anche altamente tecnologico. Si tratta del pollo dotato di etichetta multimediale in grado di inviare ai clienti dei supermercati che passano di fronte al dal banco delle carni, un messaggio con le caratteristiche del prodotto su cellulare, Iphone o Ipod, via bluetooth.

La nuova tecnologia è stata messa a punto dal Cra-Pcm, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e il Centro di ricerca per la produzione delle carni e il miglioramento genetico, nell'ambito dei fondi stanziati dal Ministero delle Politiche agricole per la zootecnia biologica.


Scopo del progetto, che sarà presentato ufficialmente al Sana, Salone internazionale del naturale di Bologna a settembre, e' valorizzare la qualita' del biologico su tutti i prodotti. ''E' l'applicazione pratica di un progetto tecnologico - ha detto Riccardo Deserti del Mipaaf - che valorizza tutta la filiera del bio, rendendola piu' competitiva sul mercato, informando il consumatore''. Le informazioni, comunicate al consumatore con immagini e sonoro, riguardano non solo la parte scientifica, ma anche la filiera produttiva, le condizioni di allevamento, le caratteristiche organolettiche e le analisi chimiche. L'etichetta e' anche ottica e quindi, se fotografata dal telefono, attiva direttamente il testo che puo' essere scaricato e consultato anche a casa.

Il progetta incassa il plauso della Coldiretti, secondo cui ''e' un contributo alla trasparenza dell'informazione che avvantaggia imprenditori agricoli e consumatori''. Piu' caute invece le associazioni dei consumatori. Secondo il presidente dell'Adusbef Elio Lannutti, ben venga il progetto a patto che oltre alle informazioni scientifiche di rito, vengano riportati anche i prezzi e la loro formazione. ''Non vorremmo che questa iniziativa, benvenuta come tutto cio' che va nella direzione della genuinita' dei prodotti italiani di qualita', - ha detto Lannutti - vada a vantaggio solo di alcuni consumatori e non di tutti''. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi avrebbe preferito che i fondi per questo progetto fossero stati spesi in controlli effettuati dai Nas nei campi, ''perche' alla fine il rischio e' sempre quello che occorrano i controllori delle etichette''.

Tay Calenda - italianfoodnet.com -

28 giugno 2009

Mousse al cioccolato bianco

Ingredienti (per 4 persone):
200 gr di cioccolato bianco
150 ml di panna da montare
2 uova
60 gr di zucchero

Preparazione:
Spezzettate il cioccolato, mettetelo in una casseruola conn un cucchiaio di panna e fatelo sciogliere a bagnomaria.
Toglietelo dal fuoco e fate raffreddare.
Lavorate lo zucchero con i tuorli e incorporatevi il cioccolato fuso, poi aggiungete gli albumi montati a neve ben ferma e la panna montata.
Amalgamate bene e fate riposare la mousse al cioccolato bianco in frigo almeno 5 o 6 ore prima di servire.


potete servire la mousse con del croccante al cioccolato, per preparalo è semplicissimo, basta fondere del cioccolato e aggiungere il riso soffiato, stenderlo e lasciarlo freddare...

Volete tante altre ricette? Venite a trovarmi su ItalianFoodNet.com


19 giugno 2009

La vera pizza napoletana, un brand da esportare all'estero

Successo del master sulla vera pizza napoletana organizzato dall'AVNP

05-06-2009
Roma - " La pizza si conferma il prodotto italiano più amato all'estero". E' quanto afferma l'Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) sottolineando lo straordinario successo del master sulla "Vera Pizza Napoletana" organizzato all'Associazione.

Il corso ha una forte componente internazionale, infatti oltre alla presenza dei pizzaioli di tutte le regioni italiane, saranno presenti anche quelli provenienti da Brasile, Stati Uniti, Spagna e Portogallo.

Le lezioni, che si terranno presso l'aula laboratorio istituita dall'Associazione nell'istituto Duca di Buonvicino di Napoli, sono state strutturate per chi vuole specializzare la propria tecnica di lavorazione della pizza. Un vero e proprio corso intensivo che, dopo le lezioni di laboratorio pratico, prevede un esame finale e due giorni di stage presso alcune delle più antiche e prestigiose aziende napoletane."La tradizione gastronomica della nostra Regione - sottolinea Massimo Di Porzio, Direttore Generale dell'Associazione - è uno strumento di marketing territoriale di grande efficacia e può senz'altro rappresentare una leva efficace di sviluppo turistico. L'Associazione ha realizzato, in questi anni, numerosi progetti di "promozione" della pizza napoletana all'estero. L'internazionalizzazione della verace pizza napoletana artigianale resta, infatti, una delle finalità principali dell'Associazione e il prossimo 23 giugno saremo a Seattle negli Stati Uniti per una grande convention sulla pizza napoletana e i prodotti campani della sua filiera."

Fonte: Italian Food Net

27 aprile 2009

CHIMICA IN CUCINA? CON MOLTA ATTENZIONE

ROMA - Chimica in cucina? Con attenzione e dichiarandola sempre. Ne sono convinti chef stellati come Antonello Colonna dell'Open di Roma, Fulvio Pierangelini del 'Gambero Rosso' di San Vincenzo (Livorno) e Gianfranco Vissani. Tutti e tre tornano oggi a commentare il primo posto di Ferran Adrià - teorico della gastronomia molecolare - e del suo ristorante El Bulli, nella recente classifica stilata dal S.Pellegrino World's 50 best restaurants 2009.



"Anche l'amore è chimica - dice Colonna - ma non tutti usano il viagra...". E subito dopo, riferendosi ai recenti servizi di Striscia la notizia che ha indagato sui prodotti chimici usati dallo chef spagnolo, aggiunge: "Secondo me bisogna aprirsi sempre alle evoluzioni, alla tecnologia, alla ricerca, mantenendo e preservando però l'identità e il carattere ognuno nelle proprie tradizioni della grande cucina italiana". "La mia preoccupazione - prosegue - è nel fatto che alcuni giovani chef seguendo certe nuove tendenze possano perdere la memoria dei sapori e la memoria dei valori.

La cucina è anche una disciplina sportiva e come tale deve essere giudicata dall' uomo che a volte può sbagliare causando informazioni poco esatte". "Non vorrei - conclude - che un giorno si arrivi, vista l'evoluzione, a decidere il primato con un fotofinish gastronomico. Se cosi fosse: w la tecnologia, w la chimica, w Ferran Adrià". Stesso parere da parte di Gianfranco Vissani, altro chef italiano pluristellato: "L'Italia ha un grande patrimonio di sapori e non vanno persi. Se dobbiamo invece prendere prodotti chimici o congelati per mandare avanti la nostra cucina, allora proprio non sono d'accordo". "Se è vero - spiega - che ogni cuoco ha il diritto di cucinare a modo suo, è altrettanto vero che a mio giudizio conta il sapore in prima battuta. Se porto in tavola il maialino, voglio sentire il maialino. E soprattutto - aggiunge ancora - che i prodotti che si propongono non facciano male.
La gastronomia italiana è un grande patrimonio da tutelare, e il made in Italy è vincente". Anche Fulvio Pierangelini usa gli stessi concetti: "il mio stile di cucina punta ad ottenere il massimo potenziale da ogni prodotto. Cerco di tirare fuori tutto quello che può. La cucina di Adrià, che conosco personalmente ma da cui non ho mai mangiato, usa altre tecniche e tenta di arrivare ad una soluzione con altre vie". "L'importante però - chiude Pierangelini - sono le conoscenze e l'onestà intellettuale. Quando ci sono queste, direi che va bene tutto"

15 aprile 2009

Ravioli ripieni al salmone con salsa di mandorle

INGREDIENTI per 4 persone
400 grammi di Pasta tipo Ravioli ripieni al Salmone
1 Limone (scorza grattugiata)
40 grammi di Mandorle Pelate
Prezzemolo Tritato
30 grammi di Burro
10 centilitri di Panna fresca
30 grammi di Parmigiano Grattugiato
Sale
Pepe

Tritate separatamente le mandorle pelate ed il prezzemolo.
In una padella, (meglio se antiaderente), fate fondere il burro e rosolare le mandorle, subito dopo unite il prezzemolo, la scorza grattugiata del limone, la panna, il sale, il pepe e mescolate con cura fino ad addensare la salsa.

Nel frattempo, scottate in acqua salata i ravioli, scolateli al dente e versateli in padella amalgamandoli al resto.

Spolverizzateli con il parmigiano grattugiato e serviteli subito caldi.

Vi do un consiglio per rendere più gustoso il vostro piatto:
decoratelo con qualche goccia di crema di aceto balsamico... esalterà il sapore del salmone vedrete!!!

12 aprile 2009

Pizza di Pasqua

La torta di Pasqua, tipicamente umbra, è un pane tradizionalmente preparato per la colazione del giorno di pasqua. Si mangia con il salame e l’uovo sodo. E chi l’ha detto che le tradizioni vanno sempre rispettate? Io la preparo anche se non è Pasqua. INGREDIENTI:
500 g di farina
5 uova
100 g di pecorino grattugiato
150 g di pecorino a pezzi
40 g di parmigiano grattugiato
100 g di acqua
50 g di strutto
50 g di olio
35 g di lievito di birra
pepe
sale


Sciogliere il ievito nell'acqua con il sale, un pò di pepe, l'olio, lo strutto e le uova. Aggiungere poi la farina e il pecorino grattugiato e il parmigiano e infine il pecorino a pezzetti.
Impastare molto bene e poi mettere l'impasto in una tortiera unta con dell'olio d'oliva.

Lasciatela lievitare per circa un'ora op oco più, deve diventare il doppio del volume!!!

Ora infornate a 180° per circa 60 minuti... e poi vedrete che bontà!!!