A novembre il carrello della spesa delle famiglie fa "boom", aumentando del 4,2 per cento tendenziale. Colpa dell'ennesimo rialzo di gasolio e benzina, ma anche del rincaro dei prezzi alimentari, che registrano l'incremento più alto da inizio 2009. La conseguenza è una nuova stangata per gli italiani, che già lottano con il portafoglio vuoto e le difficoltà di arrivare a fine mese. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando i dati definitivi sull'inflazione diffusi dall'Istat
I consumi alimentari sono già ridotti al lumicino -ricorda la Cia- e certo non aiuta l'aumento "stellare" dei prezzi di prodotti di larghissimo consumo come zucchero (+17,2 per cento) e caffè (+16,5 per cento), ma anche come formaggi e latticini (+5,1 per cento) e carne rossa (+2,6 per cento). Vuol dire che continuerà la "cura dimagrante" a tavola (acquisti pane -8,5 per cento; pesce -4,8 per cento; frutta -2,7 per cento; pasta -1,6 per cento), mentre crescerà ancora di più la quota di italiani che si rivolgerà quasi esclusivamente ai discount e alle promozioni commerciali: era già salita al 35 per cento nel primo semestre dell'anno, giungerà fino al 42 per cento a fine 2011.
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